Single-Player: molti Giocatori lo Preferiscono?

Una ricerca di mercato dai risultati interessanti

di Tommaso Alisonno

Single-Player o Multiplayer? Come rispondereste a una domanda così semplice e diretta? Se a livello personale la risposta potrebbe essere chiara e netta - o anche una soluzione intermedia "l'uno e l'altro" - ovviamente le cose non sono così semplici per l'industria e le software house ogni volta che devono decidere se investire tempo e risorse nello sviluppo di un nuovo titolo. Ecco pertanto che arrivano le ricerche e le indagini di mercato, nonché i sondaggi di opinione.

E proprio di sondaggi si occupa la società Midia Research, che ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio in cui si domandava ad un campione - piuttosto vasto e variegato - di intervistati che genere di esperienza cercassero o prediligessero in un videogioco. I risultati, sebbene da prendere con le giuste pinze e da analizzare con i giusti filtri, hanno dimostrato che l'esperienza in giocatore singolo è tutt'altro che morta, anzi: è ancora profondamente radicata sul mercato.

Cominciando dalla fascia più giovane degli intervistati, ossia quella dei teen-agers, si nota in effetti una predominanza netta del Multplayer, soprattutto quello competitivo, con solo un 30% dell'utenza ad affermare di apprezzare il gioco in singolo. All'aumentare dell'età del campione le percentuali si avvicinano sempre di più e intorno ai 30 anni avviene il sorpasso. Sopra i 50 anni la predominanza è netta e ingloriosa.
Ancora più interessante potrebbe essere il fatto che circa il 58% degli utenti Mobile abbia espresso preferenze per il gioco in singolo: piuttosto che sfruttare i loro Device per giochi online queste persone preferiscono utilizzarlo come passatempo senza impegno nelle pause o mentre viaggiano in treno, autobus o simili.

La ricerca è stata svolta su un campione sparso in tutto il mondo: USA, Australia, Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Polonia, Brasile, Sudafrica e Turchia [Italia apparentemente no]. La cosa interessante evidenziata anche sul grafico è che in generale il 59% degli intervistati ha definito il gioco in Single-Player il primo requisito nella scelta di un gioco.

Alcune Considerazioni

I risultati riportato da Midia Research sono certamente molto interessanti, ed anche altre voci sembrano notare che dopo un periodo fortemente orientato verso il Multiplayer a tutti i costi sembra che sul mercato stiano tornando di moda i giochi in Single-Player. Di fatto, però, alcune considerazioni sono d'obbligo prima di annullare il proprio abbonamento a Xbox Live o PlayStation Plus.

La prima è che il campione anagrafico riveste un interesse differente sul mercato a seconda della fascia: detto senza troppi giri di parole, ci sono molti [ma molti] più giocatori nelle fasce di età inferiori rispetto a quelle superiori e costituiscono inoltre gli acquirenti che offrono alle società la maggior prospettiva di guadagni a lungo termine.

In secondo luogo, lo sviluppo di un gioco single player AAA richiede in generale tempi e risorse superiori rispetto a quelli di un games-as-a-service, che tra l'altro offre alla software house il vantaggio di poter essere modificato on-the-road nei primi mesi di pubblicazione. Economicamente parlando, dunque, per le aziende il Multiplayer è ancora la fonte più redditizia.

Insomma: sicuramente il single player non è "morto" come alcuni asserivano all'inizio degli anni 2000, ma il fatto che secondo il campione di Midia Reasearch sia la modalità preferita dal campione di ricerca non porterà sicuramente l'industria ad abbandonare leghe e season pass per tornare a pubblicare prevalentemente avventure ed RPG.

Peccato o per fortuna?