[Siviglia 2000] Hasbro: un’abbuffata di... riedizioni

Vedere il marchio Atari, glorioso nome dell’intrattenimento videoludico, morire senza lasciare traccia fa certamente tristezza. Vederlo ridotto a strizzare tristemente l’occhio dalla scatola di una console prodotta da Sony sicuramente intristisce ancora di più chi è cresciuto, come il sottoscritto, a pane e River Raid. Però i tempi sono cambiati, di errori la casa americana ne ha fatti tanti e nessuno di noi, ovviamente, usa più il Jaguar o un Atari ST (tranne, forse, qualche musicista).
Hasbro Interactive ha presentato una line-up basata sui grandi classici del passato della Atari, con edizioni opportunamente aggiornare e corrette di giochi quali Pac Man, Galaga, Frogger, Breakout e compagnia bella.
A una prima occhiata non sono giochi che attirano se non per il nome, visto che per molti giocatori Galaga è sempre un titolo che porta alla memoria un periodo spensierato della propria vita. L’approccio col gioco, però, è in generale di sufficienza, visto che ci si domanda che cosa possa offrire un concept tanto superato al giorno d’oggi. Bene, la cosa strana è che, comunque, le nuove incarnazioni dei titoli del passato esercitano comunque un grande fascino: abbiamo passato un sacco di tempo a giocare a Pac Man Adventures e vi assicuro che è divertentissimo. Tutti i giochi vengono riproposti in una versione aggiornata, com’è ovvio che sia, con una grafica e un sonoro migliori e con molte aggiunte dal punto di vista della giocabilità, ma nessuna di queste – e qui sta il merito maggiore dei programmatori – hanno snaturato la giocabilità e l’immediatezza che caratterizzava i giochi originali. Certo, c’è da capire quanti saranno disposti a spendere 59.900 lire per giochi che, comunque, sanno “di vecchio”. Beh, chi lo farà si troverà di fronte, comunque, a un gioco estremamente divertente.
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