Sledgehammer aveva in mente un CoD in terza persona

di Tommaso Alisonno

I ragazzi di GameInformer si sono recati presso gli uffici di Sledgehammer Games - probabilmente per carpire informazioni a proposito di Call of Duty: Advanced Warfare. Ad attenderli hanno trovato i fondatori Glen Schofield e Michael Condrey che si sono invece soffermati sul loro primo progetto.


Prima ancora di collaborare con Infinity Ward allo sviluppo di Modern Warfare 3, infatti, il team ha passato circa 6-8 mesi lavorando a uno Spin-Off della saga ambientato durante la guerra del Vietnam: un gioco con visuale in terza persona (non bisogna dimenticare che Schofiel e Condrey, così come altri membri di SH, provengono da Visceral, fuoriusciti poco dopo il lancio del primo Dead Space). Dopo la presentazione della prima bozza - appena 15 minuti di giocato - il progetto è stato però bloccato da Activision.


"Ero veramente immerso nella storia, avevamo delle meccaniche molto interessanti - racconta Schofield - Stavamo definitivamente realizzando dei momenti alla Dead Space. Non intendo dire la fantascienza, intendo dire che fosse una guerra spaventosa per i soldati americani. Non sapevano se nella giungla ci fosse una Booby-Trap, o cosa ci fosse in quei tunnel, e c'erano migliaia di miglia di tunnel sotterranei. E' stata una guerra di imboscate, giusto? Tutti pensano che la guerra fosse in Vietnam, ma è stata in Cambogia e Laos. Quindi stavamo raccontando una storia interessante."


Uno dei motivi per cui il progetto è stato annullato, rivela Schofield più avanti nell'intervista, è legato al fatto che allo studio è stato proposto di collaborare con IW, all'epoca in restaurazione, alla realizzazione di Modern Warfare 3 - una vera occasione da non perdere. Il secondo motivo riguarda invece il fatto che il conflitto del Vietnam non sembra riscuotere particolare simpatia al difuori degli USA: "L'abbiamo scoperto facendo delle ricerche: in giro per il mondo è nota come la guerra dell'America, non del Vietnam. Siamo gli unici che la chiamiamo guerra del Vietnam. In un qualche modo è impopolare, e non eravamo sicuri dell'aspetto di marketing."


Ad ogni modo, il progetto è ancora chiuso in una cartellina e i fondatori ogni tanto ci ripensano: "Se mai ci chiedessero di fare un Call of Duty in terza persona, tornerei a quello che stavamo facendo" conlcude Schofield.