Sony costretta a vendere, crisi nel settore TV

La crisi non smette di colpire anche le aziende attive nel mondo dei videogame e Sony questo lo sa bene. Dopo il quarto anno consecutivo in cui il suo ramo di produzione e vendita di pannelli TV ha prodotto solo perdite, la casa nipponica si é vista costretta a cedere circa il 50% della joint venture (in parole povere un rapporto di sviluppo e produzione messo in atto da varie case) S-LCD alla Samsung, per fare fronte ad un enorme buco nel bilancio. La vendita ha fruttato a Sony 940 milioni di dollari, cifrà che potrà solo in parte coprire il buco di 2.2 miliardi di dollari derivato, quest'anno, proprio dalla divisione pannelli.


La Samsung diventa quindi adesso proprietaria della totalità della S-LCD, con Sony che rimane presente solo in fase collaborativa. Le perdite di Sony, oltre alla crisi globale, sono da attribuire a d alcuni errori di valutazione, come il progetto di una internet-tv con Google, conclusosi con un nulla di fatto e la spesa di denaro senza alcun ritorno. Attualmente Molte fabbriche di pannelli della Sony dislocate in Spagna, Messico e altre zone sono state vendute ad altre realtà lavorative.

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