Qualche chiacchiera su Soul Calibur
Dall'annuncio semi-ufficiale dell'imminente ritorno di Soul Calibur, diversi profili Twitter di casa Namco-Bandai si sono messi in moto. Abbiamo già riportato la notizia secondo cui gli sviluppatori stiano già analizzando varie proposte per inserire una o più special guest nel prossimo titolo della saga, confermando un leit-motive che sembra ormai consolidato sin dal secondo episodio (sebbene il terzo abbia mancato all'appuntamento).
Tra i nomi citati compare, e questo é curioso, quello di Bayonetta. Lo scambio di Tweet, sebbene in Giapponese, é visibile nel profilo di Daishi Odashima, attualmente director di Soul Calibur. Tra gli altri compaiono Katsuhiro Harada di Tekken e Hideki Kamiya di Platinum Games (Sviluppatori di Bayonetta). per quanto questa sia tutt'altro che una conferma dell'idea, sembrano tutti molto elettrizzati alla possibilità di avere la strega sexy nel roster dei lottatori.
Altre rivelazioni riguardano il passato di Soul Calibur: Broken Destiny, ossia il capitolo sviluppato su PSP. Questo condivide con Soul Calibur IV gran parte del comparto tecnico (ovviamente adattato ad un hardware meno prestante), salvo poi fornire una serie di prove a difficoltà crescente ma nessuna modalità storia. Odashima rivela che il capitolo era studiato per diventare addirittura un DLC del gioco base:
"A proposito di SCBD - 'cinguetta' Odashima - originariamente pianificavamo di rilasciare una versione DL per home console, ma per motivi di business non abbiamo potuto. Il team é rimasto deluso. SCBD ovviamente non é solo un porting di SCIV, in termini di sistema di gioco é una versione migliorata. Pertanto é un peccato che non abbiamo potuto rilasciare la versione DL."
"Creare SC per un portable é stato difficile. Abbiamo avuto idee per molti personaggi e tipi di armi, ma purtroppo non abbiamo potuto inserirli nel gioco. Allora creammo un personaggio che non possedeva un'arma speciale ma personalità, e questo é stato Dan Pierre [Dampierre in versione europea]."
"E' abbastanza buono per SC? Il team ha sentimenti contrastanti nei confronti di questo personaggio, ma dovevamo accettare una sfida. Io non ero il director all'epoca, ma avevo rispetto per il director: ha dato il suo meglio per soddisfare le necessità del pubblico."
"Alla fine é la nostra responsabilità quella di soddisfare il pubblico. Perciò speriamo che il nuovo SC piaccia a tutti e ottenga risultati." ha concluso.