Stan Lee e il mancato cameo per "Guardiani della Galassia 3"

Prima di venire cacciato dalla Marvel, James Gunn aveva già previsto l'incursione dell'amato papà della Marvel

di Claudio Pofi

Stan Lee è stato il principale sceneggiatore della Marvel negli anni '60, benché la sua fama sia cresciuta smisuratamente presso il grande pubblico nell'ultima parte della sua vita, grazie ai camei nei film dell'MCU. Le sue apparizioni sono iniziate nel 1989 con "Il processo all'incredibile Hulk", e nonostante i tanti anni di camei ritrovarlo di passaggio per le storie era un appuntamento delizioso.

Siamo tutti consapevoli che se James Gunn non fosse stato licenziato dalla Marvel per un paio di tweet, probabilmente ora staremmo parlando del futuro sostituto di Kevin Feige invece che dell'uomo di punta della DC. Nonostante gli eventi che lo videro coinvolto, Gunn aveva già scritto la sceneggiatura di Guardiani della Galassia, Vol. 3.


I camei di Stan Lee nei due film precedenti dei Guardiani erano notevoli - in uno cercava di rimorchiare una ragazza, in un altro raccontava noiose storie agli Osservatori - e nella terza parte non sarebbe stato da meno: Gunn aveva pianificato di affidargli il ruolo di Lambshank, una delle aberrazioni genetiche dell'Alto Evoluzionario che nel film pronuncia solo la frase "Grazie".

"Ho scritto il film prima che Stan morisse, sapevo che stava diventando troppo vecchio e che sarebbe stato difficile portarlo ad Atlanta per le riprese, così ho creato un personaggio che avrei potuto animare e a cui dare voce, dandogli il suo volto, ma purtroppo Stan se n'è andato prima". L'ultimo cameo di Stan Lee in vita è stato in Avengers: Endgame, ma c'è stato anche un riferimento a lui nel recente Venom: la furia di Carnage, dove appare sulla copertina di una rivista sullo sfondo.