Star Wars Jedi: Survivor migliora Fallen Order sotto molti aspetti

Stig Asmussen, game director di Star Wars Jedi: Survivor, ha fatto una chiaccherata con i blog di PlayStation e Xbox, dove ha elencato le numerose migliorie che il gioco introdurrà rispetto al predecessore, Fallen Order. Uno dei punti deboli di Fallen Order era la progressione dei poteri di Cal Kestis: essendo un personaggio debole in partenza, bisognava aspettare un buon 60% del gioco prima che si sentisse di avere potere a disposizione. In Survivor, questa sensazione arriverà con netto anticipo.

Il combat system di Fallen Order, pur essendo stato acclamato, non era completo in ogni sua parte: ad esempio, Respawn non era riuscita ad implementare un buon sistema a due armi. Survivor offrirà ben cinque sistemi di combattimento: single, double-bladed, dual wield, crossguard e blaster. Per gli sviluppatori è stata una vera sfida realizzare un combat system divertente, pur dovendo basarlo su un'arma che in teoria uccide con un colpo solo, come la spada laser.

Un'altra criticità di Fallen Order era l'assenza di fast travel. Respawn aveva volutamente concepito il gioco così, perché voleva realizzare una esplorazione in stile Metroidvania, ossia un percorso non lineare, che invogli il giocatore a tornare sui suoi passi. Survivor sarà meno restrittivo nell'esplorazione ed offrirà delle ricompense molto più appetibili rispetto a Fallen Order quando si fa backtracking. Anche la mappa è stata completamente ripensata, per rendere la navigazione più agevole.

Infine, Survivor fa un deciso passo avanti in termini di personalizzazione dell'esperienza. L'hub centrale del gioco sarà modificabile secondo i propri gusti, seguendo i dettami del town building. Per ciò che concerne il lato estetico, in Fallen Order solo le spade laser erano veramente customizzabili, mentre in Survivor anche l'aspetto di Kestis e dei suoi comprimari riceverà il medesimo grado di personalizzazione.