Starbreeze investe meno su Payday 3, ma D&D procede spedito

Lo studio svedese delinea le sue priorità

di Davide Tognon

La compagnia svedese Starbreeze ha dovuto fare i conti con un anno piuttosto difficile: c'erano grosse aspettative attorno a Payday 3, rilasciato nel settembre 2023, ma purtroppo lo shooter cooperativo si è rivelato un sonoro flop, che per assurdo non riesce minimamente ad avvicinarsi ai numeri macinati tutt'ora su Steam da Payday 2 (il quale uscì nel 2013...). Se volete scoprire i motivi dietro a questo insuccesso, ve li spieghiamo nella nostra recensione.


Il futuro di Starbreeze: meno Payday, più Dungeons & Dragons

Payday 3 nasce come un progetto destinato a ricevere un supporto continuativo nel tempo, ma i suoi risultati molto modesti hanno imposto un cambio di direzione. La conferma arriva da Mats Juhl, CEO di Starbreeze, in un comunicato stampa relativo ai risultati finanziari dei primi 9 mesi del 2024. Juhl specifica che il supporto di Payday 3 durante il secondo anno di vita proseguirà con un "livello significativamente minore di investimento" e un team di dimensioni ridotte.

Stando al CEO, nonostante le ristrettezze, a Payday 3 verrà garantito un supporto di valore. Discorso completamente diverso per Project Baxter, il nuovo gioco su licenza Dungeons & Dragons che verrà realizzato con l'Unreal Engine 5. Juhl spiega che lo sviluppo stia procedendo spedito e che vengano già svolti dei playtest interni a cadenza settimanale. A differenza di Payday 3, per Project Baxter le dimensioni del team vanno aumentando: Starbreeze sta infatti assumendo personale per il gioco.