Blizzard non perdona

di Tommaso Alisonno

Tempi duri per i cheaters. Come si era ripromessa al lancio di Starcraft II, Blizzard ha adottato una politica di severità assoluta nei confronti di tutti coloro che abbiano partecipato a sessioni multiplayer Battle.Net con versioni crackate, cheatate o in generale modificate dello strategico.


Risultato: oltre 5000 utenti bannati o sospesi dal servizio nell'ultimo mese, nonostante i warning inviati nelle ultime giornate. Una buona notizia per chi ha acquistato il gioco, lo usa in maniera lecita e vuole divertirsi senza avere a che fare con simili guastafeste.