StarCraft II: truffe, ban e arresti in Corea

di Tommaso Alisonno

Quando in Italia si diffonde la notizia di arresti o truffe nell'ambito del calcioscommesse ormai quasi non ci facciamo più caso: ci limitiamo a depennare il volto dei giocatori indagati dal nostro album delle figurine. In Corea del Sud, invece, tali frodi riguardano l'ambiente videoludico, e più specificamente quello di StarCraft II, che come il predecessore si è diffuso in maniera fulminea nel paese Orientale piazzandosi ai primi posti nella classifica degli eSports più importanti.

Nella fattispecie, il KeSPA (Korean eSports Association) ha recentemente pubblicato un comunicato (tradotto da TeamLiquid) in cui annuncia che 11 giocatori professionisti di StarCraft II, tra cui due membri di spicco del team Prime, sono stati arrestati per frode sportiva: avrebbero intascato mazzette che vanno dai 4.000$ a 17.000$ per "vendere" dei match, generando un giro di scommesse truccate che hanno fruttato tra i 26.000$ e i 35.000$.

Oltre all'arresto per frode, i giocatori coinvolti sono stati bannati a vita da qualsiasi circuito di eSports e saranno anche perseguiti per i danni di immagine causati alla categoria.