Stellar Blade: è polemica per la presunta censura di un costume

Alcuni giocatori sono indispettiti e c'è persino chi ha chiesto un rimborso

di Davide Tognon

Le forme della protagonista di Stellar Blade hanno riacceso il periodico dibattito sulla sessualizzazione dei personaggi all'interno dei videogame (e dei media in generale). Se volete approfondire il discorso, abbiamo esaminato l'argomento in questo speciale. Quello che ci preme sottolineare è che fermarsi all'avvenenza di Eve sarebbe un errore, perché dietro all'avvenenza si trova un videogioco con tante qualità, come spieghiamo nella nostra recensione.


Il costume della discordia

Fatte le doverose premesse del caso, arriviamo al pomo della discordia, ossia ad Holiday Rabbit. Si tratta di uno dei molteplici costumi che la protagonista Eve può indossare e non lascia molto all'immaginazione (ma ce ne sono di altrettanto audaci). La polemica è sorta perché Holiday Rabbit è stato modificato con una patch, così da diventare leggermente più coprente. La primissima versione di Holiday Rabbit (che vedete qui sopra) aveva un po' meno stoffa all'altezza di seno e fianchi.

Lo sviluppatore Shift Up ha precisato che intendesse dare fin da subito ai giocatori il costume nuovo, quello introdotto con la patch; tuttavia, alcuni utenti non hanno preso affatto bene la cosa, perché a loro parere si è trattato di un episodio di censura. Ora, è pur vero che Stellar Blade abbia fatto dell'assenza di censure un suo selling point e quindi sia una questione di principio, ma non è che il nuovo costume abbia reso Eve più casta o il gioco più innocente... 

La polemica piuttosto gratuita ha avuto anche uno strascico a dir poco bizzarro. C'è chi è rimasto indispettito dalla vicenda Holiday Rabbit a tal punto da chiedere e ottenere un rimborso dal PlayStation Store, indicando come causa della richiesta la presunta pubblicità ingannevole di Shift Up.