Street Fighter torna al cinema nel 2026
Capcom ci riprova con Legendary
Street Fighter: the Movie - arrivato in Italia col titolo Street Fighter: Sfida Finale - è indubbiamente un titolo che tutti i fan della saga di picchiaduro Capcom hanno visto almeno una volta nella vita, ed anche se molti [se non tutti] se ne sono lamentati per l'attinenza pressoché nulla col videogioco, proprio qualche giorno fa abbiamo pubblicato la notizia secondo cui il prodotto continui a fruttare introiti per la casa Giapponese.
Sebbene il trentennale della pellicola con Raul Julia a Jean-Claude Van Damme fosse di per sé un ottima occasione per citarla nel corso di un'assemblea con gli azionisti, capiamo forse solo oggi il vero motivo per cui Capcom potrebbe averne "riesumato il ricordo": sul profilo X ufficiale della saga, infatti, è stato pubblicato l'annuncio di una collaborazione tra la casa giapponese e Legendary Pictures per la realizzazione di un nuovo Film live-action di Street Fighter.
Al momento non ci è dato sapere nulla della pellicola: né chi sarà in cabina di regia, né chi curerà la sceneggiatura, né chi vestirà i panni dei protagonisti; stando alla redazione di Variety, però, il film avrebbe già una data di pubblicazione fissata nel 20 Marzo 2026 ad opera di Sony.
Si tratterebbe dunque della terza pellicola a tema Street Fighter co-prodotta da Capcom - la seconda, poco nota, è il prequel Street Fighter: The Legend of Chun-Li, uscito nel 2009 e diretto da un ancor meno noto Andrzej Bartkowiak - ma a lume di naso ci sembra improbabile che il nuovo film possa in qualsiasi modo essere riconducibile alle produzioni precedenti. Sappiamo tutti infatti che ultimamente abbiamo visto arrivare al cinema prodotti di ben altro livello basati su brand videoludici come Mario Bros., Sonic the Hedgehog o Pokémon, ed è lecito aspettarsi anche per Street Fighter una conversione degna del nome che porta.
...è però vero che Capcom negli anni ha sfornato svariati film legati alle sue saghe, soprattutto Resident Evil ma anche Monster Hunter, e che tra questi sono stati veramente pochi quelli che hanno ottenuto il plauso di pubblico e critica, per cui... incrociamo le dita.