Will Smith e Jared Leto parlano dei loro personaggi in Suicide Squad!
Intervistati da EW, i due attori hanno raccontato un po' di retroscena "personali" riguardanti Deadshot e Joker. Cominciamo con Will Smith!
Cosa lo ha spinto ad accettare il ruolo? "Non ho mai interpretato un personaggio a cui non importa un c***o di niente. È davvero liberatorio non avere sulle spalle la spina dorsale morale del film."
Lo sviluppo del personaggio all'inizio è stato complicato, ma il regista David Ayer ha aiutato Smith: "Non riuscivo a trovare un punto di riferimento, qualcuno a cui sta bene uccidere per soldi. David mi ha aiutato tanto in questo senso, mi ha dato un libro (The Anatomy of Motive di John Douglas) che mi ha illuminato sulla mente dei serial killer. Una volta accettata l’idea che per alcuni [nel romanzo] uccidere fa stare bene, Deadshot ha subito preso forma nella mia mente."
Per Leto è stata una grossa eredità da gestire: "Il terreno era già stato spianato, quindi bisognava fare il meglio del meglio. È un ruolo che necessariamente si impadronisce della tua vita, o almeno è quello di cui io ho avuto bisogno di fare."
Si è documentato, ha incontrato psichiatri e pazienti e poi ha scelto la sua via: "Non puoi mai sapere cosa farà il Joker, è imprevedibile. È stato intossicante non avere alcuna regola."
Un'interpretazione da brivido, secondo il regista. Non vediamo l'ora di vederlo in azione!