Sven Vincke: i giochi singleplayer non sono morti, basta farli belli

Il boss di Larian ha le idee molto chiare in proposito

di Davide Tognon

Baldur's Gate 3 rappresenta una delle dimostrazioni più lampanti di un concetto che dovrebbe essere lapalissiano: se si dà ai giocatori ciò che vogliono con una opera di alta qualità, allora quell'opera avrà successo, a prescindere dalle mode del mercato. In effetti Baldur's Gate 3 non sta su un servizio in abbonamento, non ha microtransazioni, non è strutturato come game as a service: eppure, la forza con cui si è affermato nel mondo dei video game è indiscutibile.


Sven Vincke e i grandi giochi singleplayer

Possiamo vedere Baldur's Gate 3 come l'espressione delle convinzioni dei suoi autori, in primis Sven Vincke. In passato il boss di Larian Studios ha esposto opinioni che trovano il favore della maggior parte della comunità gamer, come quando ha mostrato scetticismo sull'importanza crescente dei servizi in abbonamento. Vincke ha condiviso un altro pensiero, questa volta legato ai giochi singleplayer.

Anche stavolta, si tratta di un concetto che dovrebbe essere palese: i grandi giochi singleplayer non sono morti, basta che siano belli. Il messaggio di Vincke arriva in reazione ai commenti di non meglio precisate figure di spicco dell'industria, secondo cui in futuro non ci sarebbe più spazio per questa tipologia di titoli. L'aspetto che disturba Vincke (e anche noi) è che quest'atteggiamento scoraggi eventuali investimenti su grandi giochi singleplayer. Voi che ne pensate?