Sviluppare su Xbox One X è un gioco da ragazzi

di Redazione

Uno dei vantaggi di un'architettura sempre più PC centrica è senz'ombra di dubbio la possibilità di lavorare su hardware già noto senza la necessità di dover stravolgere una metodologia di lavoro ormai collaudata.

In tal senso ben si spiega l'affermazione di Patrick Soderlund di Electronic Arts circa i tempi di conversione di Anthem su Xbox One X, portato in uno stato definito "accettabile" in appena una settimana di lavoro.

"Siamo stati sorpresi da quanto rapidamente abbiamo ottenuto una buona qualità sulla Xbox One X" ha spiegato Soderlund.

"Ovviamente ci sono dei bug e delle cose che incontri sempre ma, in generale, ci è voluta forse una settimana per far girare il gioco in una maniera che avesse un aspetto quanto meno accettabile".

Ovviamente per rendere il gioco "grandioso" ci sarà sempre bisogno di un certo affinamento, ma di sicuro ci troviamo di fronte ad un'era videoludica distante anni luce dai tempi in cui ogni console necessitava di uno sviluppo quasi totalmente dedicato.