Take-Two cresce con i suoi franchise
Il personale addetto allo sviluppo è aumentato a ritmi vertiginosi
Grand Theft Auto V e Read Dead Redemption 2 sono due titoli che hanno ridefinito il concetto di open world. In questo momento storico, Rockstar Games è forse la software house che più di ogni altra ha spinto in avanti il concetto di mondo aperto ed è comprensibile che ci si aspetti una ulteriore evoluzione dai progetti futuri, in primis l'attesissimo GTA VI. Per realizzare open world sempre più ambiziosi occorrono team in proporzione più ampi, quindi non ci stupiamo se Take-Two Interactive stia ampliando i suoi organici a gran ritmo.
Come si apprende dall'ultimo rendiconto finanziario della compagnia, il numero di dipendenti addetti allo sviluppo è passato da 5.079 nel 2021 a 6.042 nel 2022 (nonostante i risultati finanziari in sé facciano segnare un calo rispetto al 2021). Negli ultimi cinque anni, il numero di sviluppatori è più che raddoppiato, segno che le cifre investite in passato da Take-Two nei suoi studi non siano nemmeno paragonabili a quelle che vengono destinate oggi; se dobbiamo interpretare questa cosa come un indizio, allora da GTA 6 è lecito attendersi valori produttivi fuori scala rispetto ai giochi attuali della compagnia.
Gli ingenti investimenti sono possibili ovviamente grazie alle vendite. Abbiamo parlato a più riprese di quelle di GTA V, che ha superato quota 170 milioni di copie vendute, sulle 385 milioni complessive assommate dal franchise. Anche Red Dead Redemption va fortissimo: il secondo capitolo ha piazzato più di 46 milioni di copie, su 70 totali. Ma Take-Two dispone di altre proprietà intellettuali imponenti, come Borderlands (77 milioni di copie vendute complessivamente), Civilization (63 milioni) e Bioshock (41 milioni).