I tatuaggi nei videogame hanno il copyright? Il caso LeBron James

Forse può suonare un po' strano, ma anche per i tatuaggi si pone il problema del diritto d'autore, in maniera non dissimile da quello delle opere di carattere intellettuale. Benché il tatuaggio sia posto sul corpo di una persona, l'artista che lo ha realizzato resta titolare di alcuni diritti. Ma cosa succede quando il tatuaggio viene sfruttato commercialmente all'interno di un videogame? 

NBA 2K e il tatuatore di LeBron James

In videogiochi come la serie NBA 2K, la riproduzione fedele dei giocatori di basket è un elemento essenziale. Questa riproduzione passa anche attraverso la replica dei tatuaggi, che rendono gli atleti virtuali ancor più riconoscibili. Ma al tatuatore che li ha realizzati, che ne detiene il diritto d'autore, spetta una compensazione? Ebbene, la questione è stata sollevata da Jimmy Hayden, il tatuatore di LeBron James, che come riporta Reuters ha citato in giudizio Take-Two Interactive.

Hayden ha contestato la violazione del copyright sui tatuaggi di James. In altre parole, stando ad Hayden, per riprodurre i tatuaggi ci vuole il consenso del tatuatore. Take-Two ha controbattuto che James non avesse bisogno dell'autorizzazione di Hayden, quando ha ceduto i suoi diritti di immagine. La corte dell'Ohio a cui è stata sottoposta la vicenda ha dato ragione a Take-Two: quindi a Hayden non spetta nulla e James (o chiunque altro) non deve chiedere il permesso all'artista, se vuole che i suoi tatuaggi appaiano in un videogame.

Va però osservato, come rileva Reuters, che la medesima questione sia finita altre volte nei tribunali statunitensi, con esiti contrastanti. Nel 2020, Take-Two ha vinto una causa molto simile, sempre per NBA 2K, anche se in quel caso l'oggetto del contendere erano i tatuaggi di Kobe Bryant. Nel 2022, invece, Take-Two (sempre lei) ha perso contro la tatuatrice di Randy Orton, wrestler che appare nella serie WWE 2K, ed è stata costretta a pagare una compensazione.