Tekken 8: Harada "Blasta" le critiche
Possiamo parlare del gioco, ma non di affari
Tekken 8, lo sappiamo bene, è solo l'ultimo mattone di una serie di grande successo che affonda le sue radici nel 1994, e sin da quel primo capitolo Katsuhiro Harada faceva parte del team di sviluppo. Ora che riveste da anni il ruolo di Game Director, Harada è noto anche per la sua abitudine di interfacciarsi apertamente con i fan tramite le varie piattaforme social, rispondendo volentieri alle loro domande e dimostrando di interessarsi alle loro osservazioni.
A tutto c'è però un limite ed evidentemente neanche lui è disposto a ricevere - o a dare gratuitamente - lezioni pertinenti al suo lavoro da parte di chi pensa di saperne più di lui.
Accade così che sul suo profilo X Harada sia arrivato a "blastare" un fan che evidentemente si arrogava il diritto di protrarre una polemica ben oltre i limiti del consentito.
Tutto è iniziato col post qui sopra in cui Harada intendeva già di per sé mettere la parola "fine" a una noiosa diatriba che accompagna regolarmente il lancio di ogni nuovo capitolo della serie, ossia la presenza o l'assenza di questo o quel personaggio. Nel caso specifico, molti fan sono delusi perché Anna Williams, la sorella e rivale di Nina Williams, non fa parte del pacchetto di lottatori immediatamente utilizzabili, facendo nascere il sospetto che Harada la odi.
"Non ricordo quante volte ho scritto qui da quando ho aperto il mio profilo Twitter - scrive - ma non esiste che io odi determinati personaggi. Se sembra che mi piacciano o non mi piacciano è solo un vostro fraintendimento, perché è come se fossero tutti miei figli. State semplicemente vedendo qualcosa distorto dalle vostre supposizioni. Sono anche quello più infastidito dall'ordine gerarchico della comparsa dei personaggi basato sulla popolarità, d'altro canto è inevitabile (più specificamente, popolarità e utilizzo sono due fattori separati). Inoltre se tenessimo tutti i personaggi tradizionali non ci sarebbe più spazio per introdurne di nuovi. Lanciare un gioco con 50-70 personaggi sin dall'inizio è irrealistico sotto ogni aspetto. Dovrebbe essere chiaro che tutte le esigenze hanno un opposto. Soprattutto, lo ripeto ancora... il vostro amore per i personaggi è distorto dal modo in cui vedete le cose, ed è assurdo che pensiate unilateralmente in negativo a proposito del mio punto di vista a causa di questo."
Fin qui la risposta di Harada è stata forse un po' piccata, ma comunque pulita e lineare. Ciò che in un certo senso ha costituito la goccia che fa traboccare l'iconico vaso è stata la replica di un utente che ha scritto: "Da un punto di vista del business avrebbe senso smetterla di introdurre nuovi personaggi ad ogni release per evitare questi problemi. Cosa c'è di male nel limitarsi ad espandere la storia dei personaggi introducendo qualche nuova mossa?"
Qui Harada non ci ha visto più:
"Cosa c'è di male? Cosa. Volete che ve lo spieghi sotto ogni prospettiva adesso? Allora da ora in poi vi addebiterò le tasse scolastiche per le lezioni su 'cosa sono i videogiochi', 'cos'è lo sviluppo dei videogiochi', 'cos'è il mercato dei videogiochi', 'cos'è il giro di affari dei videogiochi' e così via. Inoltre, prima di espormi la tua prospettiva business, mostrami i tabulati della tua azienda."
Ci vengono in mente numerosi modi di dire e proverbi, dall'italiano "non cercare di insegnare a tuo padre come si fanno i figli" al cagliaritano "arribau mindi andu" [letteralmente: "è arrivato me ne vado"], a proposito di consigli non richiesti provenienti da chi non può permetterseli. Il succo della questione è che Harada sembra essere piuttosto stufo delle polemiche sterili ed inutili e, per una volta, si è permesso un "Blast"...
Tekken 8 è disponibile su PC, PS5e e Xbox Series X/S: ecco la nostra Recensione.