Terminator: Survivors ci viene spiegato con un trailer making-of
Nacon Milan illustra i tratti fondamentali della sua opera
Dobbiamo aspettare ancora qualche mese prima di poterci confrontare con Terminator: Survivors. Il survival post-apocalittico ambientato nell'universo del celebre franchise cinematografico esordirà infatti il 24 ottobre 2024 su PC via Steam, in versione ad accesso anticipato, e in un secondo momento raggiungerà anche PlayStation 5 e Series X|S. Marco Ponte, CEO e direttore creativo di Nacon Studio Milan, ci presenta alcuni degli aspetti che caratterizzeranno il gioco.
Le caratteristiche di Terminator: Survivors
Il gioco si colloca temporalmente nel periodo che segue il giorno del giudizio: uno scenario post-apocalittico, dove l'umanità deve fare i conti con la scarsità di risorse, la minaccia delle radiazioni e delle macchine, insomma un contesto ideale per un video game survival. Questo periodo è già stato rappresentato nei film, ma solo in parte e Nacon Studio Milan è affascinato dall'idea di mostrare in maniera più approfondita come vivano gli uomini qui.
Per realizzare questa esperienza, Nacon Studio Milan si è basata principalmente sui primi due film della saga, quelli diretti da James Cameron (nonché, aggiungiamo noi, di gran lunga i migliori del franchise...): del primo ha guardato ad aspetti quali la fotografia, la regia e la palette cromatica, mentre del secondo l'azione, il ritmo, la varietà dei luoghi. In misura minore, anche altri film degli anni '80 e '90 hanno contribuito ad ispirare Survivors.
Il mondo di Terminator: Survivors ospita biomi diversi, come città, deserti e montagne. In questo mondo si aggirano i sopravvissuti, riuniti in molteplici gruppi, ognuno dei quali persegue i propri specifici obiettivi. Poi naturalmente c'è il T-800: Nacon Studio Milan intende far provare ai giocatori la sensazione di essere costantemente braccati e lo fa con un nemico inesorabile, che non può venire sconfitto e quindi impone di scappare di continuo.