The Elder Scrolls VI rivelato troppo presto per calmare i fan
Per Bruce Nesmith, ex di Bethesda, la gente aveva già sfoderato "torce e forconi"
Bethesda ha annunciato lo sviluppo di The Elder Scrolls VI - prossimo capitolo della saga che raggruppa Arena, Daggerfall, Morrowind, Oblivion e Skyrim - nel lontano 2018 con un teaser-trailer mostrato nel corso dell'E3 [quando ancora esisteva l'E3]. Si trattava di una semplice panoramica di un paesaggio montano, anche se altre indicazioni gli davano come nome Argonia, ossia la regione paludosa abitata dai rettili umanoidi noti - appunto - come Argoniani.
Dopo quel teaser, nulla più: erano passati 7 anni dal primo lancio di TES V Skyrim, e altri 5 ne son passati senza che neppure uno screenshot del sesto capitolo sia uscito dagli uffici di Bethesda, che nel frattempo era impegnata alla realizzazione del recente Starfield. Perché mostrare un teaser, allora?
Alla domanda risponde Bruce Nesmith, ex-dipendente di Bethesda (ha lasciato la SH nel 2021) che aveva ricoperto il ruolo di lead designer di Skyrim e all'epoca lavorava spalla a spalla con Todd Howard: a quanto pare, era necessario fare un annuncio perché i fan stavano diventando troppo aggressivi.
"Dovete ricordare che la compagnia ha subito anni di attacchi per non aver parlato di TES VI. ANNI di attacchi! - racconta Nesmith ai microfoni del podcast MinnMax - E questo perché l'opinione di Todd, che comunque condivido, è che l'industria dei videogame abbia memoria corta. Le compagnie che cominciano a fare teasing dei loro giochi anni e anni prima del lancio si mettono nei guai da sole. Il momento migliore per cominciare a parlarne è circa sei mesi prima del lancio. Quindi l'unico motivo [per mostrare un teaser] era che la gente aveva sfoderato torce e forconi. Questo ha portato Todd a dire pubblicamente 'Sì: faremo TES VI, ve lo prometto, è vero, succederà!' Ma sono pronto a scommettere che non sentirete molti dettagli fino a circa sei mesi prima della release, che è come deve essere. Penso che sia l'approccio migliore e Todd ha dimostrato che funziona molto bene - per lo meno per Bethesda".
In effetti l'unica cosa di cui si può essere sicuri a proposito di TES VI al momento attuale è che il gioco sarà esclusiva Microsoft, ora proprietaria di Bethesda Zenimax, e che dunque non approderà mai su console Sony. Ad ogni modo, pur non lavorando più per Bethesda, Nesmith afferma che alcune delle sue idee potrebbero essere ancora presenti in TES VI, e fa degli esempi basandosi sul suo operato nel capitolo precedente: "Avete presente l'intero sistema magico di Skyrim? Avevo convinto Todd a buttare via tutto [usa l'espressione 'buttare via il bambino con l'acqua sporca'] e ricominciarlo da capo. L'intero concetto di 'più lo usi e più diventi bravo'? Sebbene non fosse un'idea solo mia, ci ho messo molto di mio. Potrei assolutamente fare altri esempi. Un sacco di concetti su come aumentare di livello e cose di questo genere: erano state buttate nel calderone un sacco di idee, ma scommetto che alcune delle cose su cui ho lavorato sopravvivranno nel nuovo capitolo."
Nell'attesa di saperne di più su The Elder Scrolls VI, vi lasciamo alla nostra Recensione dell'ultima fatica di Bethesda, ossia Starfield.