The Holdovers - Lezioni di vita: l'edizione Blu-ray 2K Universal
Qualità tecnica notevole, ma l'edizione italiana resta in deficit rispetto a quella statunitense
Al crepuscolo del 1970 le ombre si allungano sul prestigioso campus della Barton Academy, istituzione del New England dove i giovani rampolli si sfidano in una silenziosa guerra di voti, sperando di guadagnarsi un posto nelle venerate università. Per le festività gli studenti tornano alle loro famiglie tranne pochi come Angus Tully (Dominic Sessa), abbandonato a un Natale solitario mentre i genitori sono a divertirsi.
Quel che è peggio devono rispondere al burbero e dispotico Paul “Occhio sbilenco” Hunham (Paul Giamatti), professore dal cuore di ghiaccio costretto al noioso incarico di sorvegliante. Con loro c’è Mary (Da’Vine Joy Randolph), l’anima della cucina che non riesce a metabolizzare la perdita del figlio in Vietnam.
The Holdovers è un film non necessariamente natalizio, mantenendo intatto l'impatto emotivo in qualsiasi momento dell'anno. Di fatto qui la festività non è altro che uno sfondo per esaltare la solitudine acuta che si insinua tra le mura della scuola, sorta di male silenzioso che affligge i protagonisti, anche se uno di loro lo negherà fino allo sfinimento.
Nonostante i dialoghi non siano taglienti come suoi altri lavori Payne resta maestro nel bilanciare il serio con l'ironico, commedia e dramma riflettendo l’esperienza televisiva dello sceneggiatore David Hemingson, noto per serie come American Dad, Bones e Lie to Me, qui al suo esordio per il grande schermo. L’interpretazione incisiva di Giamatti e la complessità delle relazioni tra i personaggi elevano la storia oltre la sua apparente semplicità. Non sarà il miglior lavoro di Payne ma certo superiore al discutibile Downsizing del 2017, che seguiva i notevolissimi Nebraska e Paradiso amaro.
Girato interamente digitale su Arri Alex Mini a risoluzione 3.4K, si è giunti a un master 2K da cui è scaturita questa edizione Blu-ray Full HD. Lo stile nei cartelli animati iniziali, la pellicola leggermente consunta, la forma dei caratteri dei titoli di testa, tutto contribuisce a ricreare un'atmosfera anni '70 nemmeno si avesse di fronte un film diretto da Robert Redford. Il cinematographer Eigil Bryld (Fidanzata in affitto) ha contribuito a restituire l'aspetto vintage con colori desaturati. Formato immagine 1.66:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50 doppio strato. Fine codifica che non teme schermi di grandi dimensioni, spettacolo tecnico pregevole, solidità, dettaglio anche in secondo piano e neri di buona profondità.
L'audio DTS 5.1 canali (754 kbps, 24 bit) è di ottima qualità, esaltando dialoghi e qualche buon passaggio musicale, superiore l'originale DTS-HD Master Audio 5.1 (24 bit), che regala un maggiore gusto con i dialoghi in presa diretta. Purtroppo non ci sono extra. Più fortunata la pubblicazione americana con finale alternativo, scene tagliate e due making-of.