The House of the Devil – L'edizione 2K che non ti aspetti

Omaggio a un certo modo di fare horror dello scorso millennio, il regista Ti West ha girato in 16mm

The House of the Devil  Ledizione 2K che non ti aspetti

Stati Uniti, anni '80. Per superare le difficoltà economiche la studentessa universitaria Samantha risponde a un annuncio di lavoro come babysitter. Dopo un approccio incerto con il padrone di casa, scopre che per una cospicua somma dovrebbe badare all'anziana suocera, lasciandosi convincere. La sera stessa prende servizio, ma quello che sembrerebbe un incarico piuttosto semplice da svolgere la trascina all'interno di un'atmosfera sempre più sinistra e inquietante, fino al momento in cui si risveglia in cantina, immobilizzata e al centro di un pentacolo.

Omaggiando il cinema degli anni in cui il film è ambientato, con un posto anche per il cultissimo Rosemary's Baby di Polanski, questo The House of the Devil è una sorta di operazione nostalgia degli horror di basso profilo. Dalla decisione piuttosto inusuale di girare l'opera in 16 mm, il testo introduttivo, i titoli di testa e le tecniche di ripresa a partire dai rapidi zoom. Sembra di avere di fronte una produzione di quegli anni che non una contemporanea.

Esperienza vecchia scuola che non fa sconti, niente ironia per un racconto dignitosamente congegnato e ad alta tensione che potrebbe essere amato più dai cultori degli horror di quegli anni: qui l'atmosfera si incupisce lentamente e inesorabilmente, senza bruciare le tappe. Del cast fanno parte volti iconici come quelli di Tom Noonan (Manhunter), Dee Wallace (Cujo), così come ricordiamo la presenza dello stesso regista e niente meno che Greta Gerwig (regista Barbie), qui nei panni della sfortunata amica di Samantha.

Il film di Ti West (anche qui diretto, scritto e montato) è stato probabilmente riesumato per questa prima proposta 2K in seguito al successo ottenuto dal regista con la più recente trilogia X: A Sexy Horror Story e il successivo Pearl, entrambi del 2022 cui seguirà il conclusivo MaXXXine, previsto per luglio 2024.

The House of the Devil – L'edizione 2K che non ti aspetti

Originalità nella scelta del negativo 16 mm, che può contenere circa metà delle informazioni del più comune 35 mm. La massiccia presenza di grana è quindi parte integrante della narrazione visiva, particolarmente “ruvida”, pur senza rischiare di limitare lo spettacolo su schermi di grandi dimensioni. Aspect ratio 1.78:1 prossimo all'originale 1.85:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50 doppio strato. Colori relativamente vivaci, limitazioni nel senso di tridimensionalità per la natura stessa del girato, neri mediamente profondi. Nel complesso un ottimo spettacolo da gustare con gli occhi.

In egual misura ci si diverte con le tracce DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit) italiano e inglese, che riportano la memoria ai suoni ed effetti di quegli anni: pur senza svettare per qualità assoluta, l'ascolto è consigliato tramite impianto Home Theater. Trailer come extra e libretto approfondimenti testuali a cura di Nocturno. L'edizione statunitense offre vari supplementi tra i quali una doppia linea di commento al film e scene tagliate.