The New York Times: più tempo sui giochi che sulle notizie
Le statistiche parlano chiaro: la gente si abbona per giocare?
The New York Times è - vogliamo sperare ed al pari del suo omonimo Londinese - un quotidiano che non ha bisogno di alcuna presentazione. Come tutte le forme di informazione, ovviamente, anche la testata americana ha da tempo accostato alla carta stampata il servizio online, con svariati contenuti accessibili solo dietro abbonamento, magari tramite l'apposita App Mobile.
App che, accanto ai titoli di politica e ai trafiletti dei necrologi, ospita anche una nutrita schiera di giochi. Intendiamoci: il TNYT ospita sulle sue pagine delle attività ricreative sin dal 1942, data in cui pubblico il primo cruciverba, ma col tempo il settore videoludico della sua controparte web si è via via espanso, soprattutto dopo l'acquisto del fenomeno di costume Wordle - un gioco in cui si cerca di indovinare una parola di 5 lettere - avvenuto nel 2022 per un importo a sette cifre.
Soldi sprecati? Diremmo proprio di no, anzi: ottimo investimento per il TNYT, dato che il settore è andato progressivamente in crescendo, ed attualmente ha operato il sorpasso. Infatti, secondo i dati riportati da Garbage Day, per la prima volta il tempo speso dagli utenti sulle app di giochi hanno superato quello trascorso consultando le notizie.
The New York Times is now a gaming company on the basis of customer time spent
— Matthew Ball (@ballmatthew) March 31, 2024
(From ValueAct, Data estimated by Yipit, Source: https://t.co/hdSkS5oF25) pic.twitter.com/vEfickAyup
Come si può notare dal grafico che riporta i tempi dal Gennaio 2020 [quindi immediatamente prima dei Lockdown dovuti alla Pandemia] fino al Dicembre 2023, il tempo trascorso sulle news è rimasto più o meno stabile, a meno di picchi nel periodo elettorale, mentre quello speso sui videogiochi è andato in crescendo, fino al sorpasso nelle ultime colonne.
Qualcuno a questo proposito ha scherzato affermando che attualmente il TNYT sia diventato una software-house o comunque una casa videoludica; ovviamente le cose non stanno così dato che gli investimenti e le produzioni della testata non si limitano al supporto delle App. Ma chissà che un domani...
PS: sul serio non conoscete Wordle? Allora vogliate gradire l'equivalente in lingua Italiana.