Lo stuntman che ha interpretato l'Orso di Revenant - Redivivo ci racconta la sua esperienza!

Come forse già sapete, l'orso che attacca DiCaprio nel film Revenant - Redivivo (sì, proprio la bestia che tutti scommettono vincerà l'Oscar al posto suo) era interpretatoda due stuntman che, con indosso la solita tuta blu, hanno poi permesso che il grizzly venisse ricreato digitalmente.

Global News ha intervistato Glenn Ennis, uno dei due esperti che ha indossato il "volto" dell'orso per più tempo: "Avevano due statunitensi che si sono occupati delle prove, di impostare tutta la routine della scena. Uno è finito in ospedale per sfinimento e spossatezza. Si tratta di prendere una persona, scaraventarla in giro, ribaltarla, attaccarla. Correre sulle tue mani e piedi per dieci metri non è semplice se sei di corporatura imponente ed è un processo non-stop per ben due minuti. Quando questo tizio è finito in ospedale, ho ricevuto una telefonata da Vancouver chiedendomi se potevo raggiungere il set. Ho imparato la routine velocemente. Era richiesta autenticità, la capacità di replicare i movimenti di un orso. Forse il mio background nella recitazione mi ha aiutato [ben 15 anni di esperienza alle spalle, NdR]. In ogni caso, per evitare lo sfinimento fisico, era impossibile che a girare la scena fosse una persona sola. Ma io sono stato l’orso numero uno […]Durante le prove indossavo una tutta blu con la testa di un orso […] Inarritu è stato chiaro fin dal principio circa il realismo che questa scena richiedeva."

Il giornalista ha poi fatto notare che strusciarsi su DiCaprio e stargli così vicino sarebbe il sogno di molti, ma Ennis ha raccontato il suo punto di vista, leggermente... differente: "Sì, per il 20% del tempo ho fatto proprio quello. La parte divertente è questa: se fate caso alla testa dell’orso nell’immagine… Volevano che la sua testa, la sua bocca fosse nella parte bassa della schiena di DiCaprio. Dovevo afferrare la sua giacca con la mano per far sì da dare l’impressione che l’orso gli stesse lacerando la giacca. Per far sì che la testa della bestia si trovasse in quella posizione, fondamentalmente la mia testa doveva stare fra le sue chiappe. La mia faccia è stata a stretto contatto col sedere di DiCaprio per un buon quantitativo di tempo. Capisco che per molte persone ciò sia come un sogno, ma per me non lo è stato!"