The Sun: i terroristi si addestrano con gli FPS
Registriamo l'ennesimo caso di attacco indiscriminato portato dalla stampa scandalistica contro il mondo dei videogiochi, e più precisamente contro uno dei bersagli che più si prestano a queste polemiche: gli FPS. E' sulle pagine di The Sun (non nuovo a queste iniziative) che titoli come CoD, MW, Halo e via discorrendo vengono stigmatizzati.
Ma se in passato ci siamo abituati a veder criticare questi titoli in quanto "diseducativi", "immorali" o "istiganti alla violenza", The Sun va più a fondo tramutandoli in un vero e proprio strumento a completa disposizione del terrorismo. Forse il giornale afferma che i guerriglieri si addestrino alle armi da fuoco con queste ricostruzioni virtuali? Macché: lo sfruttamento del prodotto é ben più subdolo (per quanto alla fine del pezzo venga toccato anche questo aspetto, paragonandolo all'addestramento di un pilota in un simulatore di volo).
Pare infatti che gli Estremisti Islamici (The Sun punta il dito esplicitamente contro di loro) siano ormai ben consci dei controlli che la polizia opera su telefono e internet, e che pertanto accedano alle stanze private mediante password per poter organizzare gli attentati terroristici senza timore di essere intercettati.
"E' una realtà terrificante - afferma il giornale - Queste persone non devono neppure perdere tempo per trovare un metodo di discussione sicuro" e come se non bastasse "Effettuano il Log-In nei gruppi di gioco e discutono con loro autentici piani terroristici. Questo sarà uno shock per i milioni che amano questi giochi".
Chissà... forse per The Sun il gioco delle biglie incita agli incidenti stradali, o scambiare le figurine dei calciatori é un proemio alla tratta degli schiavi! Per fortuna che da piccoli ci hanno insegnato a non guardare fisso il Sole: si diventa ciechi...