Violenza e riferimenti a droga, ma niente sesso per Lara Croft

di Tommaso Alisonno

La board di classificazione Australiana, nota per essere particolarmente intransigente nei confronti dei giochi con contenuti (a suo giudizio) inadatti ai più giovani, ha etichettato Rise of the Tomb Raider con un bollino 15+. Secondo lo schema riportato, il titolo Crystal Dynamics abbonda in violenza e presenta temi e linguaggi moderatamente forti; inoltre sono anche presenti occasionali riferimenti all'uso di droghe.


Ciò che invece secondo gli Australiani manca totalmente nel gioco sono le scene di nudo o i riferimenti di natura sessuale: non che ci aspettassimo la bella Lara in tenuta "come mamma l'ha fatta", ma ricordiamo che nel primo Tomb Raider era presente [SPOILER alert] una scena di tentato stupro, a cui l'immagine di copertina fa riferimento. Niente di tutto ciò, dunque, avverrà nel sequel.


Il gioco sarà sugli scaffali il 10 Novembre.