Rihanna Pratchett parla del ruolo dello scrittore nei videogiochi
Rihanna Pratchett (figlia dell'indimenticabile Terry) ha recentemente vinto il Writer's Guild Awards per il suo ruolo di Lead Writer nella stesura della storia di Rise of the Tomb Raider. Per questo motivo è stata intervistata nel corso dell'ultimo episodio DICE con Geoff Keighley in una presentazione intitolata "From Overlords to Tomb Raiders: A Career in the Narrative Trenches".
La Pratchett, che prima di Rise of the Tomb Raider ha collaborato a titoli del calibro di Heavenly Sword, Mirror's Edge e Bioshock Infinite, ha affermato con sicurezza che se si vuole avere una storia veramente immersiva, allora lo scrittore deve essere coinvolto nello sviluppo sin dalle prime fasi.
"Anche quando non poni la storia nel cuore del tuo gioco, i giocatori vanno comunque a cercarla - afferma - Siamo creature narrative. Le storie coinvolgono il cuore e fanno sì che i giocatori si interessino al gioco."
"Gli scrittori sono spesso coinvolti troppo tardi. Ci viene chiesto di tessere una narrazione intorno ad un gioco che è stato già delineato. E' un modo di lavorare veramente frustrante: siamo una sorta di paramedici della narrativa."
"Gli scrittori devono essere coinvolti con il resto del team e non lasciati all'esterno. Se lo scrittore è esterno, così è anche la storia. Non si tratta solo di parole: la storia fluisce attraveso qualsiasi parte del gioco" ha concluso.
Rise of the Tomb Raider è attualmente disponibile su Xbox One, Xbox 360 e PC: ecco la nostra Recensione.