Una Lara indifesa da proteggere

di Tommaso Alisonno

Ormai é abbastanza palese a tutti che la Lara Croft presentata nel nuovo Tomb Raider di Crystal Dynamics non é più la valchiria/amazzone/deadellaguerra a cui siamo stati abituati dai precedenti capitoli del brand. Al contrario, la giovane avventureira appare come inesperta e indifesa, tanto da generare nel giocatore, secondo il produttore esecutivo Ron Rosenberg, un istinto protettivo nei suoi confronti.


"Quando la gente gioca con Lara, non si immedesima esattamente nel personaggio, ma più che altro sviluppa un pensiero del tipo 'voglio proteggerla'. C'é una sorta di dinamica del tipo 'vado all'avventura con lei e cerco di proteggerla". Lei é definitivametne l'eroina ma il giocatore é una sorta di aiutante. Quando la vedi affrontare queste sfide, cominci ad affezionarti a lei in un modo in cui non ptoresti con un personaggio maschile."


"L'abilità di vederla come un'essere umano é per me più seducente persino della versione supersexy degli anni passati. Va letteralmente 'from zero to hero'. In un certo senso la stiamo costruento e non appena diventa un po' più confidente, la mettiamo nuovamente in crisi."


Rosenberg ha continuato asserendo che nel gioco le tematiche saranno trattate in maniera molto matura, in modo simile alle storie delle origini di personaggi come Spider-Man o Batman; ad un certo punto del gioco, Lara subirà anche un tentativo di stupro.


"Sarà letteralmente tramutata in un animale in trappola. E' un balzo enorme nella sua evoluzione: sarà obbligata a reagire o morire."


Tematiche troppo pesanti per un action-game? Rosenberg non lo pensa e conclude: "Non stiamo cercando di fare qualcosa di shockante solo per shockare la gente: stiamo cercando di raccontare una grande storia originale."


Tomb Raider arriverà sugli scaffali il prossimo Marzo.