Tre bulli picchiano un quattordicenne a Napoli: per gli esperti è colpa dei videogiochi.

di Roberto Vicario

Se avete letto qualsisi tipo di giornale, sarete sicuramente al corrente dell'ultimo fatto di bullismo avvenuto nel quartiere Pianura di Napoli. Tre ragazzi di ventiquattro anni hanno torturato con un compressore un ragazzo di quattordici anni, arrivando a sfondargli l'intestino. Il motivo? L'obesità del ragazzo.


Sorvolando sui discorsi etici, morali e sociologici, quello che ci preme sottolineare è l'intervento congiunto della docente di psichiatria a Pisa, Donatella Marazziti, e del Presidente di Peter Pan Onlus, Mario Campanella.


Nella nota leggiamo: "I bulli vengono nutriti dai video giochi violenti e dalla totale assenza di sanzioni. Sono almeno 200mila i bulli in Italia, eredi di un nonnismo arcaico e tribale".


Oltre all'estrema superficialità con cui su attribuisce la colpa ai videogiochi (le indagini sono ancora in corso) è triste constatare come il passatempo, soprattutto quando si parla di giovani, diventi sempre il capro espiatorio che molti professionisti utilizzano per spiegare certi comportamenti.