Tutta la verità sulla situazione economica della Sega

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Ormai è ufficiale: Shoichiro Irimajiri lascerà il posto di presidente della Sega of Japan all'attuale CEO di CSK Corporation, Isao Okawa. Lo stesso Okawa ha annunciato il cambio ai vertici della compagnia dichiarando di aver accettato una "presa di coscienza" di Irimajiri, che ha voluto accollarsi tutta la responsabilità del mancato successo del Dreamcast in Giappone. Passando alle fredde statistiche, va citato l'ammontare delle perdite economiche in casa Sega durante l'anno fiscale conclusosi il 30 marzo: ben 42.800.000.000 Yen (circa 800 miliardi di lire). Ma il fatto più grave nella situazione economica della casa di Sonic è il mancato raggiungimento degli utili previsti, a causa di vendite inferiori alle aspettative (limitatamente al Giappone) nel caso di titoli importanti come Shen Mue, che avrebbero dovuto rilanciare i marchi Sega e Dreamcast in terra natia. Le previsioni per il futuro, stando alle dichiarazioni di Okawa, sono comunque ottimistiche, visti i quasi 4 milioni di console venduti fuori dal Giappone e la ferma intenzione di specializzarsi nel settore Internet, in cui il marchio Sega è stato, almeno per quanto riguarda il mercato console, indiscusso pioniere.