Ubisoft e l'ennesima gaffe sessista
In passato Ubisoft si è già trovata nell'occhio del ciclone a proposito di un suo atteggiamento considerato "sessista" nella realizzazione dei videogiochi: una delle scintille, per fare un esempio, fu l'impossibilità di avere un personaggio femminile nel multiplayer di Assassin's Creed Unity, giustificata maldestramente dal fatto che realizzare una cosa simile avrebbe richiesto molte più animazioni (salvo poi avere una donna - e che donna! - tra i due protagonisti di Syndicate).
Ma se queste debacle hanno a che fare con precise scelte aziendali - e goffe dichiarazioni dei capoccia - l'ultimo episodio è talmente casuale da apparire quasi grottesco. La compagnia ha inviato infatti a un certo numero di fan un questionario, uno dei tanti che si realizzano ciclicamente per aggiornare i database delle ricerche di mercato, la cui prima domanda, com'è consuetudine, riguardava proprio il sesso del candidato in esame. Peccato però che rispondendo "Femmina" si venisse rimandati automaticamente a una schermata in cui si leggeva che il profilo non corrispondeva alle esigenze della società.
Si tratta, naturalmente, di un errore del software, come la stessa Ubisoft si è affrettata a specificare in una dichiarazione su Twitter. Il questionario di cui parliamo è adesso stato corretto in modo che anche le rappresentanti del gentil sesso possano rispondere alle successive domande.
...rimane però il fatto che, per qualche ora, Ubisoft sembra quasi aver voluto sentire i pareri solo degli utenti "maschioni"... c'est la vie!