Ubisoft crea un team anti-molestie per proteggere i dipendenti

Fra due giorni, Ubisoft rilascerà Assassin's Creed Shadows e si tratterà di uno spartiacque per la compagnia francese, che è reduce da un 2024 disastroso, costellato di insuccessi commerciali e polemiche. Se Shadows dovesse vendere bene, per Ubisoft sarebbe una preziosa boccata d'ossigeno dopo un periodo fin troppo lungo trascorso in apnea; tuttavia, il nuovo titolo della saga di Assassin's Creed è stato accompagnato da feroci polemiche, che hanno reso le situazione molto tesa.

Le polemiche su Assassin's Creed e il team anti-molestie

Fin dalla sua presentazione, Assassin's Creed Shadows è stato bersagliato da una quantità esorbitante di critiche: fra le altre cose, è stata messa in dubbio a più riprese l'accuratezza storica dell'opera. In particolare, il co-protagonista afro americano è stato visto da alcuni come una scelta forzata di inclusione, inadatta al contesto. I temi hanno attirato le ire di una certa area antagonista delle politiche DEI, che purtroppo ha scaricato la sua frustrazione sul personale di Ubisoft.

Molti dipendenti sono stati vittima di molestie sui social media e si è arrivati al punto che sia stato consigliato loro di non rivelare di lavorare per Ubisoft. Il portale francese BFM segnala che, per accompagnare l'uscita di Shadows e proteggere il personale, sia stato istituito un apposito team-anti molestie, con il compito di fornire supporto alle vittime, sia sul versante psicologico che su quello legale.

Il team monitorerà i principali social media, come Twitter e Reddit, ma anche siti come YouTube, per reagire prontamente all'insorgere del minimo problema. La questione viene presa molto sul serio: in caso di molestie comprovate, i legali di Ubisoft provvederanno a sporgere denunce contro gli autori.