Ultime notizie dal PSN

Sony aveva dichiarato che il servizio PSN, disattivato il 19 Aprile dopo l'attacco hacker perpretrato a partire dal 16, sarebbe tornato almeno parzialmente online entro questa settimana. Per quanto anche nelle prove che abbiamo effettuato in redazione questa mattina continuasse ad apparire il messaggio di manutenzione, Sony garantisce attraverso il PSblog di star compiendo gli ultimi, importanti test.


Nel frattempo, il presidente di Sony Europa sir Howard Stringer ha voluto esprimere le sue personali scuse in questa lettera, nella quale ha riassunto la gravità degli attacchi e ha garantito che la società al momento non ha altro obiettivo che non sia quello di ristabilire il servizio nel più breve tempo possibile ma contemporaneamente con un ben più elevato livello di protezione. Stringer ha ripetuto che non esiste ancora al momento la prova che i dati delle carte di credito siano stati trafugati, a differenza dei dati personali, e che é al vaglio un sistema di tutela degli utenti simile a quello già concordato negli Stati Uniti.


Quest'ultimo é stato descritto da Patrick Seybold della controparte oltreoceanica, e consiste in un accordo stretto da Sony con Debix per offrire gratuitamente un abbonamento di un anno al servizio AllClear ID Plus per la protezione dei dati personali. Questo servizio normalmente costerebbe agli acquirenti 9.95$ al mese e in poche parole assicura i dati personali fino a un milione di dollari (per ogni utente).


Nel frattempo, il Dr. Gene Spafford, esperto di cyber-sicurezza, ha dichiarato alla U.S. House of Representatives’ Subcommittee on Commerce, Manufacturing and Trade che Sony avrebbe ricevuto segnalazioni riguardanti la vulnerabilità del suo sistema, e le avrebbe pertanto bellamente ignorate. "In alcune delle mailing list di sicurezza che leggo, ci sono state discussioni tra individui che lavorano nella sicurezza e collaborano al network di Sony, secondo cui i server network erano hostati su versioni molto vecchie del software Apache, non aggiorante e senza nessun firewall installato. Queste erano potenzialmente vulnerabili, e la cosa é stata segnalata in alcuni forum aperti frequentati da dipendenti Sony, ma non c'é stato segno di risposta né alcuna variazione o aggiornamento del sistema."


Secondo il Dr. Spafford, pertanto, Sony non avrebbe garantito un'adeguata sicurezza ai suoi utenti. Ciliegina sulla torta, cnet riporta la notizia (senza specificarne la fonte né fornire delle prove, pertanto é bene per ora prenderla come semplice rumor) secondo cui un misterioso gruppo di hacker starebbe pianificando un terzo attacco a Sony, asserendo di avere tutt'ora accesso ai suoi server. Altri problemi in vista o semplice mitomania?


Concludiamo riportando il pensiero di Dennis Dyack, fondatore di Silocon Knights e, a quanto pare, affezionato utente PSN, il quale spera che il problema non influenzi il mercato del DD: "E' molto preoccupante e sto cercando continuamente informazioni - le informazioni sui fatti il prima possibile sono un bene. Personalmente, ho appena cambiato tutte le mie password perché ero un utente attivo del PSN e non ho voluto rischiare. Da un punto di vista industriale é preoccupante: la distribuzione digitale é il futuro della nostra industria e spero che ciò che é accaduto al PSN non mini la fiducia della gente nel media digitale."


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