Un documentario alla ricerca di E.T.

di Tommaso Alisonno

E' probabilmente considerato il peggior tie-in della storia, nonché ovviamente uno dei più brutti videogiochi che mai siano comparsi su uno scaffale. Parliamo di E.T. per Atari 2600, il titolo ispirato all'arcinoto film di Steven Spielberg che fu prodotto e reclamizzato nel 1982 con un'ingente spesa da parte della software house, salvo poi contare innumerevoli resi da parte del pubblico letteralmente imbufalito dalla pessimia qualità del prodotto.


La leggenda vuole che nel 1983, sull'orlo del collasso, la società caricò le rese e le invendute di E.T., custodite nei suoi stabilimenti di El Paso, in nove container e le andò a seppellire in un terreno presso Alamogordo - lo stesso dove furono fatti i primi test delle bombe atomiche destinate al Giappone durante la seconda guerra mondiale.


Leggenda o verità? Joe Lewandowski, che all'epoca possedeva un'impresa di raccolta rifiuti, non ha dubbi: la storia é reale e lui conosce l'esatta ubicazione del sito di "stoccaggio". Tanto é bastato perché la società cinematografica Canadese Fuel Industries richiedesse e ottenesse dalle autorità di Alamogordo le autorizzazioni necessarie per riesumare i cadaveri con lo scopo di realizzare un documentario. Dopo trent'anni, dunque, le cartucce per Atari 2600 potrebbero tornare alla luce, veri e propri reperti archeologici per la storia del video-game.


...a volte ritornano...