Warren Spector a ruota libera: bellissime storie ma non rendono il meglio

di Tommaso Alisonno

Warren Spector ha tenuto un panel presso la fiera PAX Aus 2015 in cui ha parlato di storytelling nel media dei videogiochi, soffermandosi su alcuni titoli attualmente molto in voga: sebbene il papà di Deus Ex ne abbia osannato la bellezza delle trame, non ha potuto fare a meno di criticare la scarsa libertà decisionale concessa al giocatore.

"Non è che giochi come Uncharted siano brutti - ha dichiarato - ma limitano la tua abilità di interagire col mondo di gioco, così che la storia si sveli nel modo in cui il narratore vuole che si snodi. Hai pochissima possibilità di esprimerti: devi comunque seguire un percorso predeterminato per arrivare al prossimo punto di trama. E' una grande storia, migliore di qualsiasi io possa mai raccontare in un gioco, ma non è la storia del giocatore; non è la tua storia."

"Amo The Walking Dead - ha continuato - ma le scelte che devi fare... sono obbligate, sono guidate dal designer, non dal giocatore. Ogni scelta nel gioco è stata pre-scriptata e scritta a mano da un designer, e gli effetti delle scelte sono predeterminati dagli sviluppatori. C'è pochissima roba che il giocatore possa veramente fare."

"Heavy Rain - ha detto, toccando un terzo esempio - è un'esperienza interessante. Racconta grandi storie, migliori di qualsiasi altra potrò mai raccontare nella mia vita di sviluppatore. Ma racconta storie più belle perché nessuno giocatore può fare niente di sorprendente o inaspettato. Sono fondamentalmente cinque copioni mischiati insieme, e devi solo scegliere quale copione raccontare in ogni punto del gioco."

Spector ha anche fatto esempi di giochi che a suo parere diano al giocatore maggiore capacità decisionale: Deus Ex: Human Revolution, Dishonored, Fallout, The Sims e i giochi di combattimento. Ha comunque continuato affermando che nel XXI secolo il media videoludico può e deve fare meglio di così.