Warren Spector: un E3 senza giochi e troppa violenza?

Come tutti gli anni, l'E3 é fonte di molte informazioni, ma probabilmente é fonte di ancor più cospicue critiche. A queste non é sfuggito (anzi, per dirla tutta non si é neppure preoccupato di sfuggirvi) Warren Spector, attualmente all'opera su Epic Mickey 2 ma ovviamente noto per diversi altri capolavori (uno su tutti, il primo Deus Ex).


"La parte più interessante delle conferenze stampa non aveva niente a che fare coi giochi. Quando i giochi sono la cosa meno interessante, c'é un problema - dice a GamesIndustry - Da quando la conferenza sui giochi ha cominciato a occuparsi di come interfacciasi a Netflix? Mi preoccuperò ancora un po'."


Spector non si capacita di come l'industria, che pure sta vivendo un'epoca d'oro, possa focalizzarsi su servizi non legati al gioco. "Nessuno consoce il futuro del gaming. Una volta Notch viene fuori con Minecraft, una volta Chris Hecker può finalmente fare il suo incredibile spygame, e Jon Blow può fare Braid, e io posso fare un gioco Tripla-A con Topolino: tutto é possibile. Il futuro é nei giochi indie distribuiti digitalmente da quattro ragazzi in un garage? E' in 800 persone che lavorano su un titolo Tripla-A per Disney? E' in un social game su Facebook? E' in un gioco mobile su iOs e Android? Nessuno lo sa."


"Quello che intendo dire é che se hai un'idea puoi raggiungere la gente con essa. La maggior parte di ciò che ho visto all'E3 era 'bene, stiamo per fare quello che facciamo sempre, ma più grande e più cruento! E stiamo per parlare di Netflix!' Non l'ho proprio capita."


Soffermandosi sui contenuti, Spector ha trovato disdicevoli due elementi eccessivamente reiterati: la tendenza all'ultraviolenza e un approccio adolescenziale alle tematiche sessuali.


"Questo é stato l'anno in cui ci sono state due cose che mi hanno sconcertato. La prima é questa: l'ultraviolenza deve finire. Dobbiamo smettere di amarla. Non credo minimamente negli effetti argomentati, ma credo che ne siamo diventati feticisti, e ultimamente in alcuni casi combinandola con un approccio adolescenziale alla sessualità. Penso che sia di cattivo gusto, e che possa causarci problemi."


"Ho lasciato Eidos nel 2004 perché mi son guardato in giro all'E3 ed ho visto il nuovo gioco di Hitman dove si uccideva con un uncino, e 25 to Life, il gioco coi bambini che uccidono poliziotti, e Crash & Burn, il gioco di corse in cui lo scopo non é vincere la gara ma creare l'espolsione più devastante... ho guardato intorno al mio stand e ho capito di aver avuto uno dei miei momenti 'non sono come gli altri'. All'epoca ho pensato fosse brutto, ed oggi sento che siamo oltre il brutto."


Spector ha spiegato che quando ha realizzato il primo Deus ex il fatto che sparando a un cane questo schizzasse sangue fosse fatto in modo che il giocatore si sentisse distrubato dalla scena "Adesso il massacro incluso nel gioco sparisce col corpo, si cancella dopo il match dalla mente del giocatore. Siamo andati troppo oltre. Gli spruzzi di sangue in slow-motion, l'impalamento da parte di assassini letali, i pugnali, gomiti in gola. Sapete, Deus Ex aveva i suoi momenti di violenza, ma erano studiati - che abbiano avuto successo o meno, non lo so - per trasmettere sconforto, e adesso non lo vedo succedere."


"Penso che stiamo soltando mascherando una mentalità adolescenziale e chiamandola matura. E' tempo di fermarsi. Sono sinceramente lieto di lavorare per una compagnia come Disney, dove non solo questo non é incoraggiato, ma non puoi proprio farlo, e a me va bene così."