Nintendo: costi di sviluppo e politiche future

di Tommaso Alisonno

Tempo di chiusure periodiche per Nintendo: la casa di Mario - nella persona del presidentissimo Satoru Iwata - fa il punto sulla situazione, la quale é notoriamente luminosa dal lato 3DS ma certamente più fosca sul versante Wii U. Uno dei punti che Iwata ha toccato riguarda i tempi e i costi di sviluppo dei giochi, i quali sono risultati più onerosi del previsto, soprattutto nel periodo di lancio di Wii U.


"Il motivo dello slittamento delle release dei nostri titoli proprietari é stato il fatto che completare la release contemporanea dei giochi al lancio della console ha richiesto più risorse di quanto ci aspettavamo, e dunque alcuni membri degli staff di sviluppo hanno dovuto assistere [le terze parti] per il completamento - ha spiegato Iwata, per poi illustrare meglio - In breve, i team di sviluppo di Pikmin 3 e di altri titoli futuri sono stati ridotti in quel periodo. Non abbiamo semplicemente un collo di bottiglia facilmente individuabile nello sviluppo software. In questi giorni sta diventando sempre più difficile determinare le risorse di sviluppo minime necessarie per soddisfare l'acquirente. Il punto a cui sto cercando di arrivare é che al momento é più difficile vendere titoli pacchettizzati tra i 50 e i 60$."


Come affrontare la situzione? Nintendo vede tre principali strade da seguire parallelamente. La prima, già in corso, riguarda un supporto continuo per le terze parti. La seconda, su cui Iwata si é soffermato in seguito, riguarda la distribuzione digitale dei titoli. La terza riguarda la decisione di permettere lo sviluppo di titoli Wii U tramite linguaggi come HTML5 e JavaScript, nonché tramite la piattaforma Unity con cui Nintendo ha stretto una collaborazione.


A proposito del Digital Delivery, Iwata ha negato che questo possa "soppiantare" il mercato fisico, ma allo stesso tempo non é assolutamente possibile - né consigliabile - ignorarne le potenzialità. "Non cambieremo semplicemente i nostri canali di distribuzione per il software pacchettizzato, ma allo stesso tempo possiamo avere molti altri modelli di vendita in aggiunta. Per esempio, possiamo vedere più giochi che siano simili alla filosofia free-to-play, giochi che costino meno o giochi che richiedano un abbonamento mensile."


Ha poi continuato: "La digitalizzazione permette una maggiore flessibilità, laddove avere differenti metodi di pagamento offre più opzioni sia agli sviluppatori sia agli acquirenti. 3DS e Wii U hanno sistemi felissibili in grado di gestire questi trend, pertanto adesso é questione di mettere in atto queste idee. Posso dire definitivamente che Nintendo farà nuove offerte che andranno ben oltre la semplice sostituzione di software pacchettizzato con software digitale."