William Friedkin - Addio al grande regista de "L'esorcista"

Ci ha lasciato una leggenda di Hollywood, non solo regista di uno dei più terrificanti film horror di tutti i tempi

di Claudio Pofi

Nato a Chicago nel 1935, il Maestro William Friedkin è morto a Los Angeles all'età di 87 anni, come confermato dalla moglie e produttrice Sherry Lansing. Il grande regista aveva vinto l'Oscar per Il braccio violento della legge - The French Connection nel 1971, entrando nella leggenda con il capolavoro horror L'esorcista (sotto una foto dal set). 

Proprio quest'anno ricorre il 50° anniversario dell'uscita del film che terrorizzò il mondo intero attraverso la bambina "posseduta dal diavolo in persona".

Figlio unico di un'ex infermiera che lui stesso definì "santa" e di un padre che passava da un lavoro all'altro, un uomo che "sembrava non avere uno scopo se non quello di sopravvivere un giorno alla volta". Entrambi provenivano da famiglie ebree fuggite dall'Ucraina durante la Seconda Guerra Mondiale.

Di famiglia povera, non aveva alcuna conoscenza tra libri, cinema, musica e nemmeno della morale. "I ragazzi che frequentavo, come me, non avevano una bussola morale", ha scritto il compianto regista nel suo libro di memorie The Friedkin Connection.

Nel corso della sua lunga carriera ha firmato anche altre opere strepitose: sicuramente il magnifico crime movie Vivere e morire a Los Angeles (1985), così come il troppo sottostimato Sorcerer - Il salario della paura (1977), autoriale remake dell'altrettanto magnifico Vite vendute del 1953 di Henri-Georges Clouzot.

Gioiello maledetto che fece insorgere la comunità gay newyorchese il clamoroso Cruising (1980), con un Al Pacino da Oscar, poliziotto in incognito per sordidi club sado-maso della Grande Mela a caccia di serial killer.

Altri film hanno comunque lasciato il segno come il noir Jade del 1995, notevole benché sofferente per una sceneggiatura non del tutto riuscita nonostante fosse scritta da Joe Eszterhas.

E ancora l'entusiasmante Blue Chips - Basta vincere del 1994 dedicato al mondo del basket, così come l'intenso e meraviglioso Regole d'onore - Rules of Engagement (2000) con Samuel L. Jackson e Tommy Lee Jones, trial movie ambientato nel mondo dell'esercito statunitense.

Tra i lavori meno conosciuti ma degni di essere scoperti il coinvolgente cortometraggio I serpenti della notte - The Nightcrawlers per la rinnovata serie The Twilight Zone - Ai confini della realtà (1985), il videoclip Somewhere per Barbra Streisand così come il making-of del suo intero "The Broadway Album", in cui intervistò personalmente la cantante.

Tra gli ultimi passaggi in Italia quello nel 2011, quando accompagnò alla Mostra del Cinema di Venezia il suo noir Killer Joe con Matthew McConaughey.