Il CEO di Epic contro la piattaforma universale di Windows 10

di Tommaso Alisonno

Nelle ultime settimane abbiamo avuto modo di parlare più volte, a fasi alterne, del progetto che Microsoft sta mettendo in atto, ossia il cosiddetto Universal Windows Platform (UWP). Contro questo progetto si è schierato in maniera decisamente accesa Tim Sweeney, CEO di Epic Games, il quale ha affermato che il progetto "Può morire, deve morire e morirà" ("can, should, must and will, die").

In un'intervista rilasciata ai micorofni di TheGuardian, Sweeney afferma che Microsoft vorrebbe monopolizzare il mercato dei titoli PC, e per estensione lo sviluppo, ed invita le software house indipendenti a contrastare il fenomeno.

"Stanno riducendo la possibilità dell'utente di installare software per PC e sovvertendo il diritto degli sviluppatori e publisher di mantanere una relazione diretta coi loro clienti. Non ho niente contro il fatto che Microsoft abbia un suo store per Windows10, ma qui si sta avvantaggiando il proprio store mentre si svantaggiano in maniera scorretta gli store della concorrenza."

"Il problema specifico qui è che la scintillante nuova UWP è chiusa. Di default è impossibile scaricare UWP app dai siti dei publisher e degli sviluppatori, installarli, aggiornarli e commercializzarli al di fuori di Windows Store."

La soluzione, secondo Sweeney, è che Microsoft deve permettere di scaricare e installare app UWp attraverso altri servizi, come Steam e GoG, permettendo tra l'altro agli sviluppatori e i clienti di interagire tra loro direttamente senza dover garantire a Microsoft il 30% di commissione.

"Secondo me, se Microsoft non provvederà ad aprire il sistema UWP come ho descritto, allora la piattaforma potrà e dovrà morire come risultato di un contraccolpo da parte dell'industria. Giocatori, sviluppatori e publisher semplicemente non possono fidarsi di questa piattaforma fintanto che Microsoft fornisce risposte avasive, ambigue e sfuggenti a domande sul suo futuro."