Yoshida raffronta PSP e PS Vita

di Tommaso Alisonno

Intervistato da Kotaku, Shuhei Yoshida di Sony ha descritto gli errori commessi dall'azienda con la PSP, e di come siano intenzionati a non ripeterli con PS Vita.


"Siamo stati troppo felici con noi stessi di avere, per l'epoca, un'esperienza portatile simile a PS2. Ma non siamo andati troppo lontano da quella - ha detto - I primi due anni sono stati grandiosi: la gente era entusiasta della possibilità di giocare titoli in grafica 3D in giro, ma passato quel periodo vedere belle immagini é diventata un'abitudine."


"Comparando l'esperienza di gioco di PSP con quella presente su PS2 e più tardi su PS3, a causa delle dimensioni dello schermo e del doppio analogico il gioco su PSP é parso limitante. Non eri più particolarmente unico su PSP."


PS Vita, secondo Yoshida, non si basa unicamente su ciò che l'hardware é in grado di offrire ma sulle possibilità messe a disposizione degli sviluppatori: secondo l'azienda, la molteplicità degli input offre una gamma molto vasta per vari tipi di esperienze di gioco.


A proposito del fatto che PSP venda ancora molto in Giappone, mentre in Occidente sia ormai in declino, Yoshida ha detto: "Alcuni hanno insistito sul fatto che il Giappone avrebbe potuto aspettare ancora un po' per Vita, in quanto PSP é ancora molto popolare. Alcuni temevano che all'annuncio di Vita avremmo perso spinta, ma non é stato così. Il supporto degli sviluppatori giapponesi é stato incredibilmente forte: hanno alcuni dei loro migliori team al lavoro su sistemi portable. E' una delle principali ragioni per cui PSP é così popolare."


PS Vita é attesa entro la fine dell'anno: ecco il nosto Speciale relativo alla presentazione dello scorso E3.