10 Cloverfield Lane

di Roberto Vicario
Succede ad Hollywood che un film inizialmente pensato per uscire sotto il nome di The Cellar sparisce completamente dai radar. Succede che a distanza di diverso tempo uno come Damien Chazelle (Whiplash) decida di rimettere mano alla sceneggiatura. Succede anche che il progetto riparta in gran segreto sotto il nome in codice di Valencia, per poi essere mostrato con un trailer solamente un mese prima dell'uscita nelle sale.

Questo, signori, é 10 Cloverfield Lane, film diretto dall'esordiente Dan Trachtenberg (inizialmente affidato proprio a Chazel che poi preferì dedicarsi proprio a Whiplash) che ci porta all'interno di un mondo che ha diversi punti di contatto con quel Cloverfield uscito nel 2008 e diretto da Matt Reeves, che fece innamorare critica e pubblico. 10 Cloverfield Lane, però non é un seguito, un prequel, né tantomeno uno spin off. Quindi cos'é esattamente questo film? Scopritelo nella nostra recensione!



Il sottile filo della tensione…



Il nome, lo immaginiamo, vi farà già pensare a quel piccolo lavoro che fu proprio Cloverfield, ma questo 10 Cloverfield Lane é una pellicola che gioca sull'associazione di elementi, spinge lo spettatore ad immaginare collegamenti più o meno velati, fino a fargli pensare che questa possa essere tranquillamente una storia ambientata nello stesso “universo” ma che non sia propriamente collegata. Una scelta non solo coraggiosa, ma sorretta magistralmente da regia e sceneggiatura.

Michelle (Mary Elizabeth Winstead) é una donna che a seguito di un incidente d'auto si ritrova legata all'interno di un bunker antiatomico. A portarla li é stato Howard (John Goodman), un uomo che sostiene che il mondo é finito in una specie di olocausto atomico in cui probabilmente sono coinvolti gli alieni. L'aria fuori é irrespirabile, e quindi sono costretti a convivere all'interno di quel posto angusto per almeno un anno, in attesa di capire cosa succederà fuori. Non sono soli però, insieme a loro c'é anche un altro uomo di nome Emmet (John Gallagher Jr.) di cui non si sa praticamente nulla.



Diciamolo senza troppe remore: 10 Cloverfield Lane é davvero un grande film. Uscito da nulla, perché tenuto sicuramente ben nascosto, quello che ci siamo trovati sotto gli occhi é un thriller psicologico sublime, gestito e miscelato nei tempi e nelle immagini in maniera praticamente perfetta. La bravura di Trachtenberg é stata nel riuscire a dare corpo e sostanza ad una sceneggiatura che mette sulle spalle della Winstead il peso dell'intera pellicola, dando a lei l'unico vero punto di vista attraverso il quale lo spettatore riesce a scoprire quello che sta succedendo. Ovviamente non sono da meno i due attori maschili, con un John Goodman davvero in forma e credibile nel personaggio che interpreta, ma nel complesso é la performance della Winstead che riesce a dare il meglio di se.

In questo equilibrio sottilissimo tra la certezza e la menzogna (fino alla fine non si capisce davvero cosa succede) si arriva anche ad un finale spiazzante, diverso, particolare e nonostante tutto estremamente soddisfacente. Il regista di Philadelphia non ha solamente gestito gli spazi in maniera sublime, ma ha avuto anche il coraggio di girare alcuni momenti del film con lunghissime sequenze in cui non viene detta una parola, momenti in cui sono gli sguardi ed i gesti a creare quella tensione pienamente percepibile e dannatamente coinvolgente.

La forza di 10 Cloverfield Lane sta proprio in questo sapiente dosaggio. Visto il luogo angusto in cui é girato praticamente quasi tutto il film, ogni momento, ogni sguardo, ogni parola hanno un peso specifco importantissimo. La cosa ancora più incredibile é che tutto funziona e si amalgama perfettamente creando una tensione pazzesca e piacevole.



Potremmo stare a sindacare su alcune piccole sbavature, tra cui una colonna sonora che abbiamo trovato davvero fuori luogo e che stride con lo stile lento e compassato del film, ma detto questo ci troviamo davanti ad un prodotto che può essere usato davvero come esempio per spiegare il modo in cui dovrebbero essere girati i thriller psicologici moderni.

10 Cloverfield Lane é quindi uno di quei lungometraggi che finisco di diritto nei “must watch”. Un'esperienza appagante e che vi farà tenere il fiato sospeso per tutta la sua durata. Inoltre, regista e sceneggiatori sono riusciti a gestire in maniera incredibile il collegamento con l'originale Cloverfield, lasciando anche in questo caso tantissime porte aperte e collegamenti intriganti da sviscerare e sul quale si può davvero fantasticare. Se siete amanti del bel cinema questo é sicuramente quello che fa al caso vostro.