Eternals, la recensione: i fan Marvel delusi da Chloé Zhao hanno ragione?

Le recensioni e il dibattito attorno al nuovo lungometraggio del MCU sono tutte incentrate sulla regista Chloé Zhao: perché questa pellicola risulta così divisiva?

Eternals la recensione i fan Marvel delusi da Chloé Zhao hanno ragione
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Tutto si può dire di Chloé Zhao e del suo coinvolgimento nel mondo Marvel, tranne che abbia lasciato indifferente il pubblico di appassionati: sia quelli del MCU, sia i cinefili amanti del cinema d'autore, impegnati in uno scontro frontale nella valutazione di questo film.

Chi è Chloé Zhao, la regista "d'autore" di Eternals

La regista premio Oscar per Nomadland si era vista affidare la regia del nuovo, grande progetto da 200 milioni di dollari da Kevin Feige in quello che nel 2017 era sembrato un autentico salto nel vuoto. Perché interpellare una regista sconosciuta anche a buona parte dei cinefili, con all'attivo solo un paio di film, girati per lo più in esterna con fotografia naturale, a bassissimo budget e per giunta spesso con attori non professionisti? Zhao allora era l'antitesi di tutto ciò che associamo al gigantismo produttivo dei Marvel Studios. È ancora così? Non proprio.

Di mezzo c'è stato l'enorme successo di Nomadland, che ha decisamente cambiato i rapporti di forza e il focus dell'attenzione del pubblico sul progetto Eterni. Quel film girato on the road con l'interprete e la produttrice Francis McDormand durante la pre-produzione del cinecomics Marvel ha poi vinto il Leone d'Oro e svariati Oscar, trasformando la sconosciuta Zhao in una voce importante del panorama cinematografico mondiale.

Eternals, la recensione: i fan Marvel delusi da Chloé Zhao hanno ragione?

Questi i dati preliminari da conoscere per tentare di giudicare l'ennesimo, mastodontico cinecomics dal cast sterminato che comprende star evergreen come Salma Hayek e Angelina Joyle e nuove leve di provenienza televisiva ormai affermate come Richard Madden e Kit Harington, che si ritrovano sul set insieme dopo Il Trono di Spade. Una pellicola che ancora una volta veleggia ampiamente sopra le due ore e mezza e assume via via una magnitudo cosmica. Un problema di proporzioni e ramificazioni che zavorrerà sempre più tutte le uscite del MCU, costrette a far continuamente riferimento a un universo crossmediale ricchissimo di fatti, personaggi, linee temporali e rimandi, che rende impossibile realizzare un film concentrato, specifico, semplice.

Poca complessità, pessima action: perché Eterni delude

Da Zhao però non ci sia aspettava la semplicità, anzi: l'obiettivo non dichiarato ma che aleggiava nell'aria da parte dei produttori esecutivi Marvel era quello di tentare la scalata al cinema autoriale, dopo aver conquistato (e monopolizzato) lo scenario pop dei blockbuster.

In questa ottica, Eternals è un fallimento. Lo sperato approccio radicale e distruttivo rispetto agli stilemi e stereotipi del mondo superoistico Chloé Zhao non lo regala in alcun modo, anzi: il suo film, attento dal punto di vista della multiculturalità e dell'emotiva dei suoi Eterni - a metà strada tra divinità difettose e umani potenziati - è incapace di creare pathos e complessità. A partire da premesse ambiziosissime (un prologo molto audace, che guarda a 2001: Odissea nello spazio di Kubrick), gli Eterni di Zhao dicono e fanno cose di una banalità e di un semplicismo disarmante.

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In queste le tante critiche di parte della stampa internazionale sono state bollate come "razziste" rispetto alla multiculturalità del cast e della storia. A detta di alcuni il film non si potrebbe bocciare se non essendo prevenuti rispetto a queste tematiche. Duole dirlo, ma ad affossare Eterni è proprio questo semplicistico ribaltamento di ruoli tra uomini e donne, tra caucasici e altre etnie, tra danneggiati e performanti, conformi e difformi: un cambio di posizioni tracciato col righello, prevedibile e in taluni casi arbitrario quanto il modello precedente.

Dal punto di vista supereroistico (e non solo) il ben più modesto ma sorprendentemente riuscito Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli doppia a sinistra il cugino Marvel più grande e danaroso. Non solo Zhao gestisce con difficoltà e trascuratezza la componente action che invece era davvero fatta nel primo wuxia made in Marvel ma, zitto zitto, grazie a un solido Simu Liu e uno strepitoso Tony Leung, Shang-Chi è riuscito a integrare meglio l'aspetto multiculturale e innovatore verso cui Marvel punta sempre più.

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2

Voto

Redazione

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Eternals, la recensione: i fan Marvel delusi da Chloé Zhao hanno ragione?

2/5 Sarà il tempo a dirci se Eternals abbia o meno aperto la via verso un'era Marvel più attenta dal punto di vista della qualità cinematografica. L'impressione è che il film lasci davvero poco dietro di sé e siano ben più stimolanti le polemiche che ha generato.

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