Mad Max – La quadrilogia in Ultra High Definition

Il sopravvissuto delle terre perdute Max nel cofanetto completo con le sue avventure per la prima volta in 4K!

di Claudio Pofi
Duro, distopico, cupo e spietato, questo è l'universo in cui è (soprav)vissuto per oltre quarant'anni Max Rockatansky (Mel Gibson/Tom Hardy), ex poliziotto in cammino verso un incerto destino dopo aver percorso strade lastricate di sangue, benzina e lacrime.
 
Come tutto ebbe inizio
Tutto iniziò quando il medico australiano George Miller, dopo aver avuto a che fare con numerosi incidenti stradali, raccolse le idee per quello che poi divenne il primo Mad Max nel 1979. In Italia arrivò nove mesi più tardi nel 1980 come Interceptor, in un raro caso in cui la revisione del titolo fece guadagnare ulteriore appeal all'opera. Costato meno di 400 mila dollari arrivò a incassare nel mondo oltre 100 milioni di dollari, diventando il più remunerativo film nella storia del cinema, superato solo vent'anni dopo da Blair Witch Project.
 
La storia si ripete
Seguirono The Road Warrior, da noi (sempre felicemente) modificato in Interceptor – Il guerriero della strada del 1982, divenuta opera di culto assoluta. Ancora oggi amata e non di meno ricordata per le pericolosissime acrobazie che ebbero luogo sui set, con fratture multiple e pare addirittura un decesso. Dopo la clamorosa sceneggiatura e uno dei budget più elevati nella storia del cinema australiano sembrava impossibile che il terzo Mad Max – Oltre la sfera del tuono potesse superarlo, e così non fu.
 
Uscito nel 1985, l'opprimente atmosfera decadente, il ritmo che accelera solo nella seconda parte, l'inseguimento copia carbone del precedente Road Warrior e la presenza dei bambini con eccessivo richiamo alla favola di Peter Pan non contribuirono alla riuscita. Film perlopiù ricordato per la magnetica presenza di Tina Turner e accattivanti atmosfere e ambientazioni, non ultima la “sfera del tuono” citata nel titolo.
 
Un nuovo Max
A trent'anni di distanza dal primo film giunse Fury Road, girato da Miller con un budget colossale ma che venne comunque sforato, costringendo la produzione a correre ai ripari. Rispetto alle precedenti opere il regista avrebbe potuto maggiormente sfruttare la computer grafica, ma la sua scelta d'impiegare oltre 150 tra stuntman e acrobati per restituire il massimo del realismo si rivelò vincente. Bagno di folla ai botteghini e successo anche artistico con la candidatura a 10 Oscar portandone a casa ben 6 (montaggio, sonoro, montaggio sonoro, scenografia, costumi, trucco e acconciatura).
 
Must have per collezionisti
I 4 film della saga di Mad Max sono stati recentemente raccolti in un metal box da collezione, sulla falsariga di precedenti produzioni Warner Bros come per esempio la saga di Batman (pre-Nolan), Il trono di spade e le due trilogie del Signore degli Anelli.
 
Ciascun film include il disco 4K e la controparte Blu-ray 2K, le steelbook sono notevoli per fattura e consistenza, diversificate per colore. All'interno di ciascuna una frase cult emblematica, di richiamo al film. Protezione in spessa gommapiuma, va da sé che la parte esterna in metallo del contenitore, di colore nero, potrebbe segnarsi se posizionata in un luogo non adeguatamente pulito.
 
Come si vede
La quadrilogia di Mad Max è così disponibile per la prima volta in 4K, per un notevole salto tecnico anche per i film più vecchi. Aspect ratio 2.39:1/2.34:1 prossimo all'originale 2.40:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica video HEVC su BD-66 doppio strato. Ogni film in 4K offre per la prima volta uno spettacolo ricco e dettagliato, anche in secondo piano e nei passaggi meno luminosi.
 
Per tutti i 4K l'offerta include l'HDR-10, migliorando la dinamica delle luci e la fedeltà cromatica, riportando la memoria allo spettacolo in sala. Fury Road include la versione Black & Chrome (già venduta in passato), in bianco e nero per una visione ancora più accattivante.
 
Come si sente
Per quanto riguarda l'audio l'offerta è piuttosto limitata e resta quella delle vecchie pubblicazioni su DVD, quindi sempre e solo italiano in Dolby Digital: monofonico per il primo film, Dolby stereo per il secondo e il terzo, Dolby 5.1 canali per Fury Road. Solo la traccia originale inglese è offerta in DTS ad alta risoluzione per il primo film e Dolby ATMOS per i rimanenti tre.
 
 
Pochi extra
Ogni film include anche secondo disco Blu-ray versione Full HD, con trailer per il primo e il terzo, Mad Max 2 include introduzione del critico americano Leonard Maltin e il commento del regista assieme al direttore della fotografia Dean Semler, non sottotitolato, mentre solo Fury Road include i tanti approfondimenti sulla produzione come in passato tra dietro le quinte e interventi di parte di cast e troupe.
 
Chi è cresciuto con il cinema pop-corn degli '80 e non si è perso nemmeno l'incredibile Fury Road questo cofanetto è un must-have, ricordiamo che i primi tre film della saga di Mad Max in 4K al momento non sono venduti singolarmente.