La famiglia Addams 2: un ritorno on the road ma senza verve
La famiglia Addams in versione animata torna al cinema con un viaggio "alternativo" per gli Stati Uniti d'America: tutto però sa di già visto.
La trama di La famiglia Addams 2
Nel secondo film la protagonista quasi assoluta è Mercoledì: dopo aver partecipato alla Fiera delle scienze scolastiche con un progetto incredibile, la geniale ragazzina viene notata da un famoso scienziato e da quelli che sostengono essere i suoi veri genitori. Per scampare alle attenzioni sgradite di un avvocato, Gomez e Morticia decidono di portare tutta la famiglia in vacanza in giro per l'America, a bordo del sinistro camper di famiglia, affidando la supervisione di casa Addams alla madre centenaria ma ancora piuttosto arzilla di Gomez.
Ovviamente la vacanza degli Addams alterna mete classiche dei viaggi on the road negli Stati Uniti a destinazioni più in linea con le attitudini familiari: dalle cascate del Niagara ad Alamo, passando da Sleepy Hollow alla Valle della Morte. Mercoledì intuisce cosa sia succedendo e s'interroga sui suoi veri natali, mentre zio Fester subisce una curiosa mutazione e Pugsley affronta le sue prime pene d'amore.
La famiglia Addams 2: divertente con il minimo sindacale d'impegno
Il copione di La famiglia Addams 2 è particolarmente avaro di sorprese e tenta di strappare un sorriso al pubblico con continue strizzatine d'occhio al presente (con tanto di citazione a Billie Eilish). L'ironia destinata ai più piccoli vira puntualmente su puzzette, pipì e pupù, oltre a prevedibili gag che si basano pigramente sui caratteri dei protagonisti. Un po' poco per un film che parte già avvantaggiato da un parterre di personaggi stra-noti al grande pubblico e a una trama specifica - quella del viaggio on the road per sfuggire a qualcosa - altrettanto familiare.
In questo senso, la saga animata prodotta da MGM e distribuita in Italia da Eagle Pictures, sembra adeguarsi al metodo Illumination, la casa di produzione dei grandissimi successi Cattivissimo Me e Pets. Ovvero puntare al familiare e all'ovvio, con tante strizzatine d'occhio all'iper contemporaneo (e in questo caso a film cult come Carrie - lo sguardo di Satana e In & Out), senza mai un rischio o un guizzo davvero cinematografico o un messaggio men che istituzionale e "facile".
Sul fronte del doppiaggio italiano Virginia Raffaele (Morticia) e Loredana Bertè (la mamma di Gomez) se la cavano più che bene, affiancate da un Pino Insegno (Gomez) al solito competentissimo nei panni del doppiatore.
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Redazione