Recensione Trolls World Tour: un viaggio di formazione tra musica e valori
Costretto a saltare l’uscita nelle sale per i noti problemi relativi al coronavirus, Trolls World Tour “atterra” direttamente sulle maggiori piattaforme di streaming nostrane pronto per essere noleggiato per una Pasqua all’insegna dei buoni sentimenti e dei messaggi positivi.
L’ultimo nato in casa Dreamworks non si limita a proporre semplicemente l’allegria e la spensieratezza dei famosi personaggi di cui vi abbiamo parlato anche in questo speciale, ma infarcisce i novanta minuti della pellicola con un importante messaggio di fondo e tanta, tanta, buona musica.
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La storia di Trolls World Tour vede Poppy, regina del regno Pop dei Trolls, doppiata da una bravissima Francesca Michielin, intraprendere il suo viaggio personale, in compagnia del fido amico Branch (che ha la voce di Stash), per cercare di salvare il mondo della musica dalle grinfie della regina del Rock, decisa a conquistare tuti gli altri generi musicali di cui è composto il regno dei Trolls e soggiogarli all’ascolta della musica più dura e “rockettara” esistente. Attraverso un tour mondiale (da qui il titolo del film), il personaggio doppiato da Elodie è decisa a rubare la “corda” che ognuno dei sei popoli dei Trolls custodisce gelosamente e che caratterizza lo stile musicale che lo contraddistingue, per completare la “Six String” con cui dominare sul mondo.
L’ingenua Poppy, venuta a conoscenza dell’esistenza di altre specie di Trolls, inizia un vero e proprio viaggio di formazione che la porterà dall’iniziale visione di voler convincere tutti gli altri popoli ad avere un’unica visione globale, ad un punto d’arrivo dove, accettate le diversità altrui, la rinnovata visione del mondo della regina del Pop è quello di una cultura pluralista, sfaccettata e multicolore. Un messaggio importante e ben raccontato, pronto per essere metabolizzato da grandi e bambini (magari con qualche aiuto). Su tutto, a fungere da collante, una colonna sonora davvero ben realizzata, capace di proporre canzoni più o meno recenti, in grado di intrattenere una platea di qualsiasi età e gusto musicale.
La tecnica rappresentativa di Trolls World Tour è di grana sopraffina, grazie ad una computer grafica davvero ben realizzata e animata secondo i migliori canoni del genere. I famosi e coloratissimi personaggi nati nel lontano 1959 raggiungono in questo episodio uno nuovo standard qualitativo per la serie, concedendosi anche qualche simpatica citazione, in particolare nei confronti di Mad Max Fury Road richiamato a più riprese per rappresentare il carrozzone itinerante della Regina Barb e per lo stesso padre, molto simile alla visione di Immortan Joe immaginata da Roger Miller.
Grande enfasi è stata ovviamente concessa al versante musicale, orecchiabile e variopinto, esattamente come gli stessi personaggi sullo schermo. Le voci scelte per il doppiaggio e per la parte cantata si sono rivelate perfette e all’altezza delle controparti a stelle e strisce (Anna Kendrick, Justin Timberlake e Ozzy Osborne solo per dirne alcuni), rendendo davvero molto piacevole anche questo aspetto di un film che non possiamo fare a meno di consigliare.
Perché anche se World Tour è un film diretto ad un pubblico di giovanissimi, un messaggio così ben scritto e raccontato non può che portare ad una riflessione anche la parte più matura della platea (se profonda o superficiale dipende solo da voi). Sarebbe stato bello approfittare degli impianti audio delle sale cinematografiche, ma anche i normali diffusori stereo delle nostre TV posso essere più che sufficienti, perché la bellezza del film è nel sapere “leggere tra le note”.
Insomma, per una Pasqua serena, divertente e non banale, questa volta vi basta solo un clic.
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Redazione