Akira - Il Blu-ray 4K visto e ascoltato
Tutto quello che avreste voluto sapere sull'edizione 4K del capolavoro anime di Katsuhiro Otomo e non avete mai osato chiedere
L’olocausto di una guerra mondiale ha sconvolto il pianeta. Nel 2019 la nuova Tokyo è territorio da guerriglia urbana, gli instabili governi in declino non sono in grado di controllare la violenza che dilaga per la metropoli, mentre fanatici annunciano la venuta di “Akira”. La messianica figura spazzerà gli indegni dalla faccia della Terra, così come c'è chi è convinto sia il fautore della prima esplosione nucleare che scatenò l’immane conflitto. Gang motociclistiche si affrontano in scontri all’ultimo sangue, tumulti popolari e altissima tensione per le vie della città segnano il tempo di una sempre più fragile democrazia.
Questo lo scenario all’interno del quale si muovono gli agguerriti centauri sotto il comando del carismatico Kaneda, venerato e mitizzato dal giovane Tetsuo che morde il freno per dimostrare il proprio valore sull'asfalto. Nel corso di un furioso scontro notturno con un’altra banda di motociclisti sbuca dal nulla un bambino con le grottesche fattezze di un anziano, Tetsuo per evitare la collisione perde il controllo del mezzo e cade rovinosamente. Kaneda e i suoi finiscono arrestati da unità delle forze speciali, mentre Tetsuo viene trasferito in un luogo segreto per essere curato, restando al tempo stesso vittima di una serie di inquietanti allucinazioni che gli rivelano dell’esistenza di Akira.
Nel corso di un tragitto lastricato di sangue il ragazzo realizza di possedere incredibili poteri mentali, di cui però perde ben presto il controllo. Con la metropoli nel caos sono in molti a riconoscere in Tetsuo il nuovo Akira, ma la terribile verità che si schiuderà davanti agli occhi di tutti sarà ben più terrificante.
Un classico del cyberpunk
Questo potente anime cyberpunk del maestro Katsuhiro Ōtomo è tra le opere culto di fine '80, anche se la genesi su carta risale a molti anni prima. Entrò di diritto nella cultura pop per la poetica visiva e almeno in parte narrativa, tra significative influenze artistico-estetiche. Fu tra i pochi film a ricevere grande attenzione fuori Giappone, inaspettatamente programmato anche nelle sale italiane e forte di un eccellente primo cartello di doppiatori.
Akira è tra le opere che più contribuirono a sdoganare massicciamente l'industria degli anime in Occidente, benché sofferente per una sceneggiatura con criptiche transizioni. Affascinante e originale nella messa in scena, la storia non perde occasione per offrire riflessioni su temi complessi come la corruzione politica, la brama di potere e non di meno il terrore del potere tecnologico. Specie nella parte centrale lascia la sensazione che lo script sia stato rimaneggiato più volte, perdendo la chance di una maggiore coerenza. Innumerevoli maestranze per lungo tempo si dedicarono “vecchia scuola” alla genesi animata di un'opera produttivamente immensa: 1.300 artisti divisi in turni di lavoro che consentissero ai disegni di progredire 24 ore su 24; 3 anni di lavoro e 1 miliardo di yen di budget.
Altrettanto significativa la colonna sonora di Shoji Yamashiro, costruita sul concetto di temi ricorrenti o ''moduli'': un mix di sintetizzatori digitali, progressive rock, musica classica, percussioni indonesiane, musica tradizionale e materiale etnico di origine non solo giapponese.
Akira 4K - Come si vede
Akira è stato realizzato su negativo 35mm, restaurato per giungere a un master 4K nativo. Formato immagine originale 1.85:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. In alcuni punti il materiale non appare al medesimo livello di dettaglio e contrasto rispetto al resto dell'opera. La visione ne beneficia almeno in parte.
Il master è quello di provenienza giapponese, su cui è evidente l'impiego di DNR invasivo e forse pensato più a limitare la grana di fondo. Il disco UHD beneficia della migliore compressione dinamica con differenziazione sui punti luce, brillantezza cromatica in virtù dell'HDR-10. I neri alternano momenti di profondità a passaggi in cui sono più alti e meno efficaci. (nell'immagine, sotto la linea bianca, nel 4K la trama dell'asfalto quasi scompare)
Un risultato tendenzialmente gradevole, ma che lascia sul terreno le perplessità sulla necessità del noise reduction e più in generale sul risultato dell'operazione di recupero dei negativi di fine anni '80. A conti fatti sembrerebbe esserci ulteriore margine di intervento nel recupero frame by frame, più in generale nel potenziale esprimibile da un diverso trattamento della pellicola rispettando la grana originale che potrebbe condurre a un risultato di superiore fedeltà.
Curiosamente l'edizione UHD statunitense è stata inizialmente distribuita in SDR, con successiva sostituzione del disco.
Akira 4K - Come si sente
Molto buona ma non esattamente da urlo la sezione audio quanto a resa tecnica per l'offerta in italiano, che comunque si fregia dell'originale doppiaggio italiano DTS-HD MA 2.0, aggiunge il 5.1 che apre a un panorama sonoro più deciso ma non così dinamico come sarebbe stato lecito aspettarsi. Ottimi i dialoghi, gli effetti rendono abbastanza giustizia a un ascolto multicanale assieme all'iconica colonna sonora. Si aggiungono due speculari tracce sempre DTS-HD MA 2.0 e 5.1 in giapponese.
Il film merita l'ascolto ingaggiando l'esclusiva giapponese Dolby TrueHD 5.1 192 kHz / 24 bit “Hypersonic Sound”. Solo in quest'ultimo caso lo spettacolo aggiunge ulteriore dinamica, sonicità, presenza scenica sui 6 canali e densità di elementi, con il subwoofer che scende ulteriormente di profondità. Tale traccia era già stata inclusa nella precedente pubblicazione in HD del 2009, qui ulteriormente rivista e ampliata a livello di densità di informazioni, con ulteriore risalto del parlato e maggiore dettaglio anche per il più piccolo effetto sonoro.
L'aggiunta delle alte frequenze a 100 kHz per musica, voci ed effetti conduce a due ovvie considerazioni: 1) l'orecchio umano non può udire suoni oltre i 20 kHz, qualsiasi cosa al di sopra giunge attraverso il corpo e viene ricombinata dal cervello assieme a quanto udito; 2) la resa di un simile segnale è inevitabilmente condizionata dalla qualità e sensibilità del proprio impianto Home Theater. In definitiva questa è l'unica traccia capace di illuminare la scena con un campo sonoro considerevolmente più coinvolgente.
Per quanto non sia l'originale e qui non sia incluso, l'ascolto del doppiaggio inglese carica ancora di più l'hype del momento regalando ancor più emozione.
Akira 4K - Gli extra
Nel corso del tempo sono stati prodotti svariati supplementi relativi alla produzione di Akira, molti dei quali assenti anche dall'edizione limited numerata di 2.500 copie per l'Italia. Quest'ultima include il Blu-ray Full HD esclusivo con i seguenti extra: “Akira Soundclip della band Geino Yamashirogumi" (19'), materiale del 1988 relativo alla creazione della colonna sonora, purtroppo con eccessiva selezione di immagini dal film e poco spazio ai creativi che le hanno composte e suonate.
Il secondo approfondimento s'intitola “Akira Sound Making" (40') sulla colonna sonora e il nuovo remixing del 2019, a trent'anni esatti dalla sua creazione e nel medesimo anno in cui è ambientata la storia nacque l'edizione 4K con relativa rimasterizzazione HDR. Questo interessante documentario approfondisce elementi del restauro dell'immagine, mostrando una comparativa tra la precedente edizione HD Remaster e la 4K. Al netto della color correction, purtroppo appare altrettanto evidente l'inferiore risalto dei particolari, specie sui fondali, dove il DNR ha impedito una superiore puntualizzazione dell'immenso lavoro artigianale di disegno e colorazione nel corso della genesi di fondali e rodovetri.
Il terzo supplemento presenta gli originali titoli di coda giapponesi del 1988, oltre a una serie di trailer dell'epoca. Il disco UHD con il film non contiene extra, mentre lo speculare Full HD trailer e clip tv. Ovunque sottotitoli in italiano.
La limited italiana include un libretto con approfondimenti sull'opera e una tavola rotonda con il cast che ha dato le voci ai personaggi e il direttore del suono.
Akira 4K - I grandi assenti
Tra i vari extra mancanti e particolarmente significativi segnaliamo il bellissimo documentario sulla produzione dei disegni “Akira Production Report”, editato in quegli anni su videocassetta e distribuito per esempio in Gran Bretagna: l'unico capace di andare in profondità sulla catena creativa tra bozzetti, disegni, fondali e colori. Altra grande assente l'intervista di 30' minuti al regista Katsuhiro Ōtomo, inclusa per la prima volta nell'edizione Laserdisc giapponese, oltre a una collezione di storyboard anche qui di circa mezz'ora.