Alex Cross la memoria del killer
di
Luca Gambino
L'arrivo dell'estate, almeno in Italia, vede il proliferarsi di un imprecisato numero di filmetti che riescono a trovare posto stando ben lontani da titoli di maggiore spessore che rischierebbero di oscurarli senza troppi sforzi. Pseudo-horror, Pseudo-Action, Pseudo-e basta. Ecco, Alex Cross fa parte di quest'ultima categoria, dal momento che non riusciamo a dargli una esatta collocazione, anche se comunque si candida ad essere un titolo che ha un certo-non-so-che-di-azione. Se non fosse per la presenza dell'ex dottor “figaccione” di Lost (al secolo Matthew Fox), qui nel ruolo del killer spietato, ci sarebbe ancora meno da dire di questo Alex Cross.
La trama é copincollata da decine di film del genere. C'é un poliziotto buono di Detroit che sogna di diventare un profiler dell'FBI a Washington (ma non é che la moglie sia troppo d'accordo...). Poi il poliziotto buono incrocia per caso il Killer che sembra essere stato creato apposta per uccidere il prossimo e riesce, almeno per un po', a rovinargli i piani. Al che il killer la prende sul personale e decidere di dedicare un po' del suo tempo al nostro eroe. Ovviamente non vi diciamo come va a finire, ma aspettatevi di tutto, tipo che il poliziotto buono diventa meno buono e inizia a menare mazzate come se fosse Chuck Norris e il killer fisicato scopre di essere meno invincibile del previsto. Spoiler? No, buonsenso. Come pensavate potesse finire una ciofeca del genere?
Protagonisti di questo polpettone a stelle e strisce sono Tyler Perry (nei panni del poliziotto buono che non ha il “fisique du role”) e il già citato Matthew Fox (quasi irriconoscibile dopo la dieta ferrea per entrare nei panni del Killer), ancora alla ricerca di un ruolo che non lo faccia ricordare al pubblico come “quello di Lost”. Ci sono anche altri attori famosi che fanno quasi delle comparsate, tra tutti Jean Reno (qui forse al punto più basso della carriera) e John McGinley (Il dottor Cox di Scrubs, per intenderci). Dietro la macchina da presa troviamo Rob Cohen, uno che con i film d'azione dovrebbe poter dire la sua (Dragon, xXx, Fast and Furious) ma che qui prende una di quelle cantonate che la metà basta e avanza.
Insomma, se avete deciso di buttare via i vostri sudati euro, fate pure, ma poi non veniteci a dire che non vi abbiamo avvertito.
La trama é copincollata da decine di film del genere. C'é un poliziotto buono di Detroit che sogna di diventare un profiler dell'FBI a Washington (ma non é che la moglie sia troppo d'accordo...). Poi il poliziotto buono incrocia per caso il Killer che sembra essere stato creato apposta per uccidere il prossimo e riesce, almeno per un po', a rovinargli i piani. Al che il killer la prende sul personale e decidere di dedicare un po' del suo tempo al nostro eroe. Ovviamente non vi diciamo come va a finire, ma aspettatevi di tutto, tipo che il poliziotto buono diventa meno buono e inizia a menare mazzate come se fosse Chuck Norris e il killer fisicato scopre di essere meno invincibile del previsto. Spoiler? No, buonsenso. Come pensavate potesse finire una ciofeca del genere?
Protagonisti di questo polpettone a stelle e strisce sono Tyler Perry (nei panni del poliziotto buono che non ha il “fisique du role”) e il già citato Matthew Fox (quasi irriconoscibile dopo la dieta ferrea per entrare nei panni del Killer), ancora alla ricerca di un ruolo che non lo faccia ricordare al pubblico come “quello di Lost”. Ci sono anche altri attori famosi che fanno quasi delle comparsate, tra tutti Jean Reno (qui forse al punto più basso della carriera) e John McGinley (Il dottor Cox di Scrubs, per intenderci). Dietro la macchina da presa troviamo Rob Cohen, uno che con i film d'azione dovrebbe poter dire la sua (Dragon, xXx, Fast and Furious) ma che qui prende una di quelle cantonate che la metà basta e avanza.
Insomma, se avete deciso di buttare via i vostri sudati euro, fate pure, ma poi non veniteci a dire che non vi abbiamo avvertito.