Alien: Romulus – L'edizione 4K del film di Fede Álvarez

Fin troppo attento al passato, il film sa come intrattenere tra Dolby Vision e ATMOS

di Claudio Pofi

Anno 2142, 37 anni prima che il tenente Ripley e il gatto Jones vengano salvati, unici sopravvissuti dell'astronave cargo Nostromo i cui detriti fluttuano da 20 anni nel vuoto cosmico dopo l'autodistruzione. Su un pianeta oscuro immerso in una notte perpetua un presidio della corporazione Weyland-Yutani sfrutta i coloni terrestri che si sono trasferiti in quel luogo infame dove hanno visto infrangersi i sogni di una vita migliore.

Tra i giovani abitanti c'è anche Rain, dal carattere indomito che una volta scoperte le menzogne della compagnia si convince ad abbandonare il pianeta con un gruppo di coetanei, ma per affrontare il viaggio occorre energia alle camere di stasi. Le uniche risorse a disposizione si trovano però all'interno della Renaissance, stazione spaziale abbandonata prossima al collasso gravitazionale. Sulla carta l'operazione di recupero appare relativamente semplice, trasformandosi ben presto in un incubo quando il complesso si dimostrerà tutt’altro che deserto.

In mezzo a due opere cult

Alien: Romulus è ambientato tra gli eventi di Alien (1979) di Sir Ridley Scott e Aliens (1986) di James Cameron, episodio autonomo che collega le pietre miliari della saga. Fede Álvarez, regista uruguaiano noto per il remake de La Casa (2013) e Man in the Dark (2016), firma la sceneggiatura insieme al collaboratore di lunga data Rodo Sayagues. L’idea alla base del film nasce da una riflessione su una scena tagliata dalla versione cinematografica di Aliens e reinserita nel Director's Cut di Cameron: bambini che giocano presso la colonia del pianeta LV-426. Questo dettaglio è stato il seme coltivato per immaginare le sfide di crescere in un ambiente alieno.

La produzione mira a soddisfare i fan di vecchia data affascinando le nuove generazioni: scenografie, dettagli estetici e suoni richiamano l’atmosfera dei film del 1979 e 1986, con omaggi espliciti legati a icone scenografiche. Elementi classici che intrecciano una narrazione che parte come un thriller cupo, evocando il terrore psicologico del primo Alien, per poi esplodere in un crescendo di azione.

Seppur radicato nella mitologia della saga il film si distingue per alcune scelte originali, con Rain protagonista dalle sfumature moderne ed erede spirituale di Ripley. Ponte ambizioso tra passato e presente, Alien: Romulus è un ibrido che fa di tutto per onorare i suoi predecessori, cercando di tracciare un percorso per una nuova generazione di fan. Sebbene imperfetto restituisce parte del fascino dei primi due film, pietre miliari non solo del franchise fanta-horror.

Alien: Romulus - Come si vede

Girato digitale (Arri Alexa 35) a risoluzione nativa 4.6K giungendo a un master 4K, formato originale 2.39:1 da cui si è partiti per la realizzazione di questa edizione UHD tecnicamente superba sotto il profilo video. Già eccezionale in SDR in Full HD, la 4K regala ulteriori dettagli sia in primo che secondo piano, con le texture dei Facehugger e degli Xenomorfi in computer grafica che risaltano indipendentemente dalle condizioni di luce.

Risultato possibile grazie al virtuosismo del Dolby Vision con luci più dinamiche unitamente all'estensione cromatica, con carico di gialli nella prima parte, virando poi verso rossi e arancioni. La migliore compressione delle luci consente una maggiore immersione nei chiaroscuri e giochi d'ombra caricando la tensione del momento, codifica HEVC su BD-66 doppio strato favorita come sempre dai pannelli 10 bit nativi.

Alien: Romulus - Come si sente

Dolby Digital Plus 7.1 canali italiano (896 kbps) che non manca di divertire, con una buona presenza scenica e un risultato capace di stimolare emozioni specie in presenza di un vero impianto Home Theater. In tal caso gli effetti e l'ampio raggio posteriore dei 4 canali avvolge maggiormente e carica l'adrenalina del momento, tra atmosfere da brivido nella prima parte e in seguito nella furia degli scontri.

Esperienza che passa a un livello nettamente superiore con il Dolby TrueHD 7.1.4 con oggetti ATMOS inglese (24 bit) che oltre ai canali verticali allarga ulteriormente il palcoscenico per un ascolto concretamente disturbante ricordando quello della sala cinema. Non è solo questione di numero di canali ma di quantità di informazioni e missaggio aumentando esponenzialmente il divertimento, sempre che si disponga di un set di diffusori che impegnano decisamente di più rispetto a soundbar + subwoofer.

Alien: Romulus - Gli extra

Gli extra sono inclusi nel disco Full HD e offrono un notevole viaggio dietro le quinte, a partire da 2 scene estese e 2 alternative; la lavorazione del film divisa in 4 parti: la visione del regista, la creazione della storia, il cast e la costruzione del “mondo” per un totale di circa 26 minuti; focus sulla sequenza dello scontro con lo xenomorfo in ascensore (11'); conversazione sul franchise di Alien tra il regista e Sir Ridley Scott. Sottotitoli in italiano ovunque. Il box amaray è bello, l'edizione steelbook anche meglio.