Black Panther - Wakanda Forever Il Blu-ray 4K visto e ascoltato
Tutto quello che avreste voluto sapere sull'edizione 4K del sequel di Black Panther e non avete mai osato chiedere
In Black Panther - Wakanda Forever in seguito alla morte di re T'Challa (Chadwick Boseman) il regno di Wakanda è in pericolo da quando si è palesato agli occhi del mondo e divenuto obiettivo di chi vorrebbe impossessarsi del prezioso “vibranio”. Nazione che si scopre insicura dopo la perdita del campione Black Panther, ma soprattutto per l'inaspettata scoperta di un giacimento di vibranio sul fondo marino, al di fuori della propria giurisdizione.
La notizia mette in allarme anche i Talokan, altra popolazione che ha sempre vissuto in gran segreto: dalle profondità dell'oceano re Namor (Tenoch Huerta) è disposto a ingaggiare una guerra su scala globale pur di evitare che chiunque metta mano al prezioso metallo e minacci il suo regno. Forzando un'alleanza con i wakandiani per fare fronte comune, sarà artefice di un incidente tra le due nazioni mettendo al tempo stesso a rischio l'incolumità del suo popolo, un tempo i Maya perseguitati dagli schiavisti sulla terraferma.
T'chè poco da divertirsi
Tanto brillante e riuscito il primo Black Panther quanto deludente questo sequel, vincolato dalla prematura scomparsa del compianto Chadwick Boseman. Alla regia sempre l'ottimo Ryan Coogler, ma qui a non funzionare è in primis la (sua) sceneggiatura e un'altalenante narrazione di quasi 3 ore, barbosa e verbosa. Comprensibile l'omaggio a Boseman e la necessità di giustificare la morte del personaggio cardine, ma almeno il funerale si sarebbe potuto evitare scivolasse in una sorta di orgia scenografica spasmodicamente variopinta.
L'intera vicenda viaggia a ritmi alterni, poca o nessuna ironia, anche l'ingresso in scena di Namor non è dei migliori, antipatico guerrafondaio che rischia di scadere nella macchietta. Pessima la scelta di conferirgli dei superpoteri che gli consentono di sfrecciare in cielo come in mare a una velocità tale che le armi a bordo dei caccia wakandiani finiscono declassate a spara elastici. Per giunta in qualche passaggio ci si mette pure la computer grafica, con irreali movenze di Namor in volo e non in primo piano.
Slalom tra molteplici forzature, non ultimo il ridicolo momento in cui la principessa Shuri e il generale Okoye devono raggiungere la facoltà di ingegneria dove si trova la geniale inventrice della macchina cerca vibranio: tutt'altro che in incognito, Danai Gurira sembra appena uscita da un party hollywodiano. Menzione negativa speciale per l'assalto al “fortino nordista” da parte degli “indiani” Talokan (pure con i copricapi piumati) battaglia che si svolge in mare aperto contro i wakandiani, arroccati in cima a un curioso natante privo di difese se non per la presenza di una (quasi) inutile arma sonica.
T'che pure la morale politica
Che bisogno c'era del siparietto politico? Questo è forse il primo film MCU in cui gli Stati Uniti sono un Paese “altro”, pericolosa superpotenza bramosa di vibranio alla stregua di tante altre (non ultima la Francia). Quello che passa è il messaggio che anche se una razza o una nazione è “minore” può essere più forte di quanto creda perseguendo le proprie tradizioni (bastasse quello).
Posizione scivolosa quella in cui si ritrova il racconto, dove allora valeva la pena riflettere sul libero arbitrio e le scellerate scelte dello stesso regno di Wakanda: volutamente cieco e sordo rispetto al continente africano vessato da guerre, rivoluzioni, carestie e oppressori. Retorica politica a parte lo script di Coogler, curato assieme a Joe Robert Cole (Black Panther), non brilla ma più d'ogni cosa non sembra proprio aver voglia di divertirsi e divertire.
Il passaggio di proprietà, la nuova dirigenza Disney così come l'uscita di scena del leggendario Stan Lee sono solo alcuni dei fattori che hanno probabilmente compromesso lo stile narrativo dei più recenti film Marvel, in cui la presenza del sangue resta al solito bandita. Scelte discutibili dove non è più nemmeno certa la misteriosa clip post titoli di coda. Quasi peggio di Ethernals. Resta la consolazione del successo commerciale con 858,5 milioni di dollari contro i 250 di budget.
Wakanda Forever 4K - Come si vede
Girato interamente digitale con Sony CineAlta Venice a risoluzione nativa 6K, si è poi giunti a un master 4K rendendo ancora più interessante l'edizione UHD Walt Disney Studios HE. Aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Assenti nella pubblicazione Home Video le sequenze IMAX che “aprono” letteralmente a immagini più ampie in verticale in formato 1.90:1, versione disponibile unicamente sotto forma liquida.
Qui l'Ultra High Definition è al 99,9% una benedizione, per lo 0,1% finisce per mettere in eccessivo risalto minime transizioni CGI dedicate all'azione (in campo lungo) di Namor, rendendola ancora meno naturale. Per il resto si guadagna in nitidezza e accento anche sugli elementi in secondo piano, con una differenza più sostanziale in presenza di schermi 10 bit nativi come gli OLED. Ricchezza cromatica, inferiore compressione dinamica che favorisce l'illuminazione delle scene, anche i neri convincono: un esempio su tutti l'assalto dei Talokan e il successivo rapimento notturno di Shuri.
Wakanda Forever 4K - Come si sente
Traccia audio italiana lossy Dolby Digital Plus 7.1 canali (48 kHz/1024 kbps) che apre a una scena sonora più che accettabile tra dialoghi, effetti e una certa presenza dai canali laterali e posteriori. Anche il subwoofer contribuisce con qualche entrata vigorosa: per farsi un'idea della resa massima raggiungibile ci si può spostare alla lunga sequenza dell'assalto al natante wakandiano da parte dei talokani con personaggi in volo, sott'acqua, l'arma sonica, colpi di energia, urla ed elementi sonori mai di contorno.
Cartina al tornasole di un missaggio non esattamente glorioso c'è l'originale inglese Dolby ATMOS (24 bit), con qualcosa in più quanto a dinamica e pressione sonora, benché piuttosto lontani da un risultato di eccellenza che pareva lecito per un'opera di questo livello. Anche i canali verticali hanno poco da dire, con un contributo piuttosto limitato e raramente sostanziale.
Wakanda Forever 4K - Gli extra
Gli extra sono tutti inclusi sul secondo disco Blu-ray Full HD/2K, a partire dal commento al film in compagnia dello sceneggiatore/regista Ryan Coogler, lo sceneggiatore Joe Robert Cole e il direttore della fotografia Autumn Durald Arkapaw. C'è l'approfondimento sul mondo di Wakanda tra personaggi, costumi, design e cultura locale (11'); l'esplorazione dei personaggi, la loro evoluzione e la perdita di T'Challa (6'); errori sul set (2'); 4x scene eliminate dal montaggio finale (10'). Sottotitoli in italiano. Incluso poster originale.
Disponibile anche in due diverse edizioni steelbook da collezione, sempre con poster.
Gallery
Rating: Tutti
Durata: 161'
Nazione: USA
Voto
Redazione
Black Panther: Wakanda Forever
La trama lascia a desiderare ma tecnicamente questa è un'edizione 4K di eccellente fattura, soprattutto per la parte video.