Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita

"Kazuchoice" è l'appassionato che ha creato questa clamorosa versione fan-edit

Blade Runner White Dragons Cut  Magnifica ossessione infinita

Tratto dal romanzo di Philip K. Dick “Gli androidi sognano pecore elettriche?”, Blade Runner è uno dei capolavori di Sir Ridley Scott, pietra miliare del cinema di fantascienza.

Icona tra le icone anni '80, ebbe una produzione travagliata che ha dato vita a (troppe) versioni cinematografiche, influenzando l'immagine del film e la sua percezione nel corso degli anni. Montaggi e riletture che hanno contribuito a generare una serie sterminata di edizioni Home Video tra videocassette, videodischi, DVD, Blu-ray 2K e 4K a cui recentemente si è aggiunta la cosiddetta “White Dragon's Cut”, attualmente arrivata alla versione 5. Molteplici revisioni apocrife a opera del fan asiatico noto come “Kazuchoice”, misconosciute dal regista o dalla produzione e ufficialmente non in vendita quanto circolanti in rete.

Umano o replicante?

Escluse le riletture di Kazuchoice esistono 8 versioni e relativi montaggi di un film che come accaduto per il sottoscritto divenne vera e propria magnifica ossessione sin dal 1982, alla costante ricerca di qualsiasi pubblicazione Home Video circolante per il pianeta. Peraltro la rilettura della sceneggiatura e del montaggio attraverso le 8 versioni conosciute dimostra come l'editing possa cambiare radicalmente un film, a volte anche con pochissimi cambiamenti.

Tante versioni anche se fondamentalmente suddivisibili in 2 macro-piani di lettura: il primo con cui debuttò il film nelle sale all'epoca in cui il cacciatore di androidi Deckard è umano ed è possibile “ascoltare” i suoi pensieri tramite voice over, l'altro in cui è egli stesso androide, diverso esperimento Tyrell Corporation in misura non dissimile da Rachael. Quest'ultimo rispecchia in effetti l'originale concept che Scott e gli sceneggiatori avevano in mente, che in un primo momento non venne percorso in quanto considerato a rischio incomprensione. Lo dimostrano i feedback alle proiezioni test dalle quali molti uscivano confusi e disorientati rispetto ai personaggi e al percorso narrativo.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita

Un viaggio lungo 42 anni

Sono passati 42 anni dall'esordio nel 1982 ma a Blade Runner non sembra esserci fine, come dimostrano le pubblicazioni Kazuchoice (al lavoro anche sull'Alien del 1978). In ordine cronologico iniziamo quindi dagli 8 montaggi principali, ricordando a chi fosse curioso di scoprirli che in circolazione tra nuovo e usato sono quasi tutti reperibili su DVD e Blu-ray.

Workprint Version (1982) -  Versione prototipale proiettata come test prima della distribuzione ufficiale. Presentava un montaggio grezzo suscitando confusione a causa della trama complessa e del finale enigmatico, costringendo ad apportare cambiamenti significativi.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita
White Dragon's Cut 5

San Diego Sneak Preview (1982): montaggio più vicino alla versione cinema finale statunitense, con l'inclusione di un "happy ending" e la voce fuori campo di Harrison Ford. Due scene furono aggiunte: l'esordio di Roy Batty mentre usa un 'VidPhone', l'altra che mostra Deckard in conflitto con Batty. Questa versione non fu mai inclusa nell'edizione "Ultimate", ovvero quella riconosciuta come Final Cut.

Versione cinema USA (1982): è la prima ufficiale, quella che arrivò nei cinema nordamericani con il voice-over di Harrison Ford voluto dalla produzione per chiarire la trama, includendo il finale ottimista che però non rispecchiava la visione originale di Scott. Incredibile ma vero fu un insuccesso commerciale, sino a quando non ebbe inizio il culto del film. Qui Deckard è umano.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita
White Dragon's Cut 5

Versione cinema internazionale (1982): differiva leggermente dalla statunitense, includendo scene d'azione più violente censurate negli USA. Pur mantenendo il finale positivo questa versione si distingue per alcune differenze marginali. Anche qui Deckard è umano.

Versione TV USA (1986): Per rispettare gli standard televisivi dell'epoca questa versione fu pesantemente censurata, con tagli significativi alla violenza e al linguaggio. Fu anche rivista in termini di aspect ratio, adattata in forma “quadrata” ai televisori dell'epoca in 4:3, perdendo la magnificenza visiva di quel capolavoro fotografato dal Maestro Jordan Cronenweth. Per inciso alle atmosfere e agli effetti fotografici del film collaborarono giganti come Richard e Matthew Yurichich (Star Trek il film 1979, Incontri ravvicinati del III° tipo) e Douglas Trumbull (2001: odissea nello spazio, Brainstorm – Generazione elettronica).

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita
White Dragon's Cut 5

Director's Cut (1992): a una proiezione della "Workprint" nel 1990 il pubblico reagì positivamente, spingendo Warner Bros. a realizzare una "Director's Cut" ufficiale. Supervisionata dal regista eliminò la voce fuori campo e il finale positivo, restituendo il film al suo tono oscuro. Venne inoltre aggiunta la sequenza onirica dell'unicorno, che lasciava intendere che Deckard fosse un replicante. Piccoli cambiamenti in termini di montaggio ma una vera e propria rivoluzione narrativa.

Final Cut (2007): versione definitiva alla quale Scott apportò ulteriori perfezionamenti. Il sogno dell'unicorno fu esteso e alcuni dialoghi modificati. furono inoltre reintegrati alcuni contenuti violenti. Questa versione è quella raccomandata per chi desidera assistere al film nella sua forma più completa e rifinita rispetto all'idea originale di Scott.

L'ottava versione è quella che probabilmente non vedremo mai, dato che trattasi del primissimo montaggio grezzo della durata di quasi 4 ore che fu mostrato solo al personale Warner.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita
White Dragon's Cut 5

White Dragon Cut (WDC)

Siamo attorno al 2018 quando Kazuchoice decide di mettere mano al film realizzando un primo fan-edit, a cui sono seguite altre 4 versioni. L'idea quella di integrare tutto il girato di Scott scartato da qualsiasi montaggio precedente, in seguito aggiungendo ulteriori sequenze generate tramite IA e computer grafica seguendo la sceneggiatura originale, i concept scenografici di Syd Mead, bozzetti e illustrazioni presenti in pubblicazioni cartacee diffuse negli anni.

La quinta edizione è quella che abbiamo recuperato su Blu-ray e rappresenta un'evoluzione significativa rispetto alle precedenti incorporando scene eliminate, sequenze ricreate e miglioramenti visivi offrendo una visione più completa e approfondita dell'universo Blade Runner. A ravvivare il sogno infinito dovrebbe bastare l'Overture iniziale (ma ci sono anche “Intermission” e “Finale”), con fiocchi di neve che danzano lievi al suono di quel capolavoro che è la colonna sonora di Vangelis. Nella WDC Deckard torna a pensare con la voce fuori campo, ma è davvero umano? (https://whitedragoncut.com)

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita
White Dragon's Cut 5

WDC nelle diverse versioni

1.0: Introduzione delle prime scene eliminate e miglioramenti minori.

2.0: Integrazione di ulteriori scene tagliate e miglioramenti nella qualità audio e video.

3.0: Aggiunta di nuove sequenze ricreate digitalmente e perfezionamento effetti visivi.

4.0: Inclusione di quasi tutte le scene eliminate disponibili, anche frammenti di un solo secondo, introduzione di scene completamente nuove basate sulla sceneggiatura originale.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita
White Dragon's Cut 5

Differenze principali tra WDC 5 e le versioni precedenti:

Editing basato sull'ultima sceneggiatura: WDC 5 si propone di riprodurre fedelmente la sceneggiatura del 23 febbraio 1981, apportando modifiche significative in 3 punti chiave:

1) Dal "ritiro" di Zhora alla scena d'amore tra Deckard e Rachael.

2) Dalla scena d'amore tra Deckard e Rachael all'appartamento di Sebastian.

3) L'inseguimento tra Deckard e Roy.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita

Nella versione 4.0 i punti 1 e 3 erano già stati rielaborati. La WDC 5 si concentra ulteriormente sul punto 2 a completamento della sceneggiatura. Mentre le versioni precedenti iniziavano a incorporare elementi della visione di Los Angeles 2019 di Syd Mead, la WDC 5 punta a una riproduzione completa di tali illustrazioni, ampliando l'ambientazione in modo più dettagliato. 

La versione 4.0 aveva introdotto scene non filmate per motivi di budget come "Leon nascosto sul soffitto" e "Chew congelato". In WDC 5 queste scene sono state ulteriormente perfezionate con una particolare attenzione alla "Danza del serpente" di Zhora, ricreata digitalmente per offrire una nuova prospettiva sul personaggio.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita

Con la WDC 4.0 sono stati aggiunti oltre 300(!) elementi scartati, con la WDC 5 che include anche i tagli più brevi per arricchire la narrazione e dare maggiore profondità a personaggi e trama. Inoltre le versioni precedenti vedevano una correzione dei colori delle scene eliminate per uniformarle al resto del film, con ulteriore perfezionamento nella WDC 5. Oltre alle migliorie visive la WDC 5 nel nostro caso presenta un audio PCM 2.0 canali (16 bit), lingua inglese con eventuali sottotitoli in giapponese. Circolano anche versioni Dolby Digital 5.1 canali, nessuna con italiano.

Al film si sono poi aggiunti materiali bonus tra i quali è memorabile la versione comparativa tra la WDC 5 e la Final Cut, dove tutte le aggiunte diventano ancora più tangibili. C'è poi la danza di Salome nella versione integrale; la raccolta delle sequenze con gli Spinner; i disegni di Syd Mead che hanno portato alla creazione delle nuove sequenze; trailer della WDC5. Sottotitoli disponibili solo in giapponese.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita

WDC5 - Come si vede e si sente

Le versioni circolanti WDC hanno una qualità video sufficiente per una visione anche su grande schermo, così come questa in HD (1920 x 1080/23.97p, 2.39:1) che abbiamo esaminato presenta limitazioni nella compressione video, in particolare banding con “rotture” nelle sfumature colore sui fondali, lasciando immaginare che presto o tardi potrebbe arrivare una versione 6 migliorata.

Più d'ogni altro aspetto è il senso di digitale e l'assenza di grana a complicare spesso la continuità visiva, con elementi che sembrano usciti da un cartone animato. Tutte queste aggiunte hanno fatto salire la durata a 173' minuti, suddivisi in 50 capitoli. La comunità di appassionati ha accolto questa WDC 5 perlopiù con entusiasmo, con critiche rispetto all'inclusione di effetti CGI amatoriali ed elementi borderline come la danza di Salome.

Blade Runner White Dragon's Cut – Magnifica ossessione infinita
White Dragon's Cut 5

Capolavoro senza fine

In definitiva la White Dragon Cut 5 di Blade Runner rappresenta il tributo più appassionato a questo classico SF che si potesse anche solo sognare. Opportunità per ampliare l'orizzonte degli eventi di un universo cinematografico che non sembra avere fine, arrivando a gettare un inaspettato ponte verso l'altrettanto memorabile sequel dopo i titoli di coda. Imperdibile!

Blade Runner

Rating: Tutti

Nazione: Stati Uniti

9

Voto

Redazione

BR WDCcover finalejpg

Blade Runner

La passione sconfinata nei confronti di questa pietra miliare del cinema di fantascienza ha portato il cultore asiatico Kazuchoice a creare una versione fan-edit qui giunta alla quinta revisione. Presenti gli elementi inediti scartati dal regista creandone di nuovi tramite CGI e IA basandosi sui bozzetti di Syd Mead ampliando l'universo dell'opera. Un atto d'amore al genio dei tanti creativi che contribuirono a rendere quest'opera unica sin dal 1982.

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